Notizia shock in città. Arianna Camporeale da martedì 8 ottobre 2024, non è più la Sindaca di San Ferdinando di Puglia.
Nel pomeriggio infatti, nove consiglieri comunali hanno firmato le proprie dimissioni, contestuali, depositandole presso un notaio. A firmare le dimissioni sono stati i consiglieri Fabio Capacchione, Aniello Masciulli, Andrea Patruno, Teresa Cramarossa, Daniela Rondinone, Elena Pestillo, Maria Riccarda Scaringi, Grazia Capriuoli, Cinzia Petrignano.
L’amministrazione Camporeale volge così al termine dopo poco più di due anni dalle elezioni di giugno 2022.
Ieri, mercoledì 9 ottobre 2024, quindi, il Prefetto di Barletta Andria Trani, Silvana D’Agostino, a seguito delle contestuali dimissioni dalle rispettive cariche elettive dei nove Consiglieri comunali di San Ferdinando di Puglia, ha decretato, nelle more dell’emanazione del decreto di scioglimento da parte del Presidente della Repubblica, la sospensione del Consiglio comunale con effetto immediato.
Con il medesimo decreto è stato nominato con decorrenza immediata il dott. Sergio Mazzia, Vice Prefetto Vicario in servizio presso la Prefettura di Barletta Andria Trani, Commissario Prefettizio per la provvisoria amministrazione dell’Ente con l’attribuzione dei poteri spettanti al Sindaco, alla Giunta ed al Consiglio comunale.
Questo il messaggio dell’ormai ex Sindaca di San Ferdinando, Arianna Camporeale:
“Buongiorno, sanferdinandesi.
Da ieri sera non sono più il sindaco della nostra città, in virtù di una scelta operata, da pochi, a metà mandato. Una decisione che si vuole vestire di politica ed interesse amministrativo, ma che in troppi casi ha solo il profilo dell’interesse.
E non quell’interesse che per me è stato sempre e comunque unico, cioè quello collettivo.
Ma evidentemente dietro la maschera della condivisione dei temi è pesato qualche “no” pronunciato da me, orgogliosamente in nome dell’interesse collettivo, mal digerito da chi ieri ha inteso tradire il mandato elettorale a metà percorso.
Rassicuro tutti: io sono serena e torno a fare il lavoro che amo, la psicoterapeuta. Senza interrompere però il contatto con la mia città, il mio spirito di servizio che continuerò a mantenere.
Solo pochi minuti prima della firma dal notaio, alcuni consiglieri di maggioranza si sono degnati di scrivere le presunte ragioni. Posizioni unilaterali che mai sono state riportate a me e negli incontri di maggioranza.
Le stesse persone, sia in Giunta che in Consiglio comunale, solo pochi giorni fa avevano votato importanti provvedimenti, senza evidenziare mai alcun malcontento.
L’oggetto del contendere, da quanto leggo, è stata la gestione della Fiera nazionale del carciofo e del prodotto ortofrutticolo.
Dimissioni della delegata alla Fiera, che solo pochissime ore prima aveva presentato l’evento in video, con me. Che solo poche ore prima era stata in Comune a questo punto a far finta di organizzare un evento storico, già sapendo di voler sciogliere l’amministrazione dal notaio.
Ho letto, e invito anche voi ancora a fare lo stesso, che si discuteva del cantante, dell’artista. E che qui evidentemente sono nate le divergenze. E mi cadono le braccia.
E allora s’è vestito tutto di alta amministrazione e politica: sono stata accusata di aver preso in solitudine alcune decisioni. Non è vero. E se così è stato talvolta è stato perché ho dovuto colmare dei vuoti, delle assenze.
Mancanze di presenza, di responsabilità, di attenzione, di impegno da parte di chi veniva in Comune a mezzogiorno a fare la passeggiata invece di occuparsi delle cose serie.
E io lì, dalle 8…
E a nulla sono servite le strigliate, sempre garbate, perché mi conoscete… non so fare altrimenti.
Poi all’improvviso ero la despota che decideva: cari concittadini, avrei dovuto aspettare i comodi di chi non c’era ed evidentemente non sapeva o non voleva esserci? Io, indossando quella fascia con orgoglio, ho assunto l’onore e l’onere di amministrare la mia città. Non tutti lo avevano capito.
Ma era la Fiera il pensiero fisso, il resto era solo di contorno, serviva a mascherare tutto.
Perché a chi lamenta ora l’assenza di visione, rispondo che ciascuno ha in capo le proprie deleghe. E ne ha le responsabilità.
Esiste un concessionario da 3 anni per l’organizzazione della fiera. Esistono stanziamenti da mesi: per l’evento, per promuovere il marchio IGP dei nostri prodotti, e per altri aspetti di contorno.
E allora gli strumenti ci sono stati.
E chi avrebbe dovuto avere visione e operare di conseguenza?
Chi avrebbe dovuto organizzarsi per tempo?
Avrebbe dovuto pensarci chi invece si è lamentato.
Nel dettaglio dei temi non mancheremo di tornare.
Ora non è il momento.
Qualcuno ha festeggiato ieri.
Lo capisco.
È il gioco delle parti.
Ma sparare di notte dietro la porta di casa dei miei genitori non fa parte del gioco. Vergognatevi.
Diffondere la falsa notizia di mio padre in coma irreversibile non fa parte del gioco. Vergognatevi.
Io sono qui.
A queste persone dico solo: “Venite a confrontarvi con me, se sapete farlo. E deciderà la gente. Come sempre. E tanti di voi sono destinati all’oblio”.
Concludo con un “grazie” a chi c’è stato, lavorando fino all’ultimo giorno: il presidente del Consiglio Flora Manco, il vicesindaco Pino Bruno, gli assessori Roberto Lombardi, Peppino Muoio, Pino Zingaro, le consigliere Grazia Dipace, Ottavia Dipaola. E ancora, il segretario ed i dipendenti tutti.
Ma il pensiero adesso va a voi cittadini. Siete voi i destinatari di ciò che abbiamo fatto in questi anni e che vedrete anche da domani. Sarete sempre voi al centro dei miei pensieri. A voi mi rivolgerò sempre con onestà e franchezza. Con voi vorrò sempre parlare della crescita della nostra San Ferdinando.
E oggi purtroppo sarete voi a restare senza una guida politica, democraticamente eletta, e ciò comporterà inevitabili freni per lo sviluppo cittadino.
Infine, auguro buon lavoro al commissario che traghetterà San Ferdinando fino alle nuove elezioni: ha una serie di progettualità che sono soltanto da avviare, frutto di finanziamenti intercettati, di studio e visione di crescita che in questi anni abbiamo approntato.
Grazie a tutti” – conclude Camporeale.