Ad Andria si è costituito un nuovo intergruppo consiliare, formato da 4 consiglieri comunali (Coratella Michele, Coratella Vincenzo, Di Lorenzo Michele e Grumo Gianluca), dedicato a temi di fondamentale importanza: ambiente, salute e cultura.
Questo intergruppo tematico si propone di approfondire e promuovere iniziative volte allo sviluppo e all’interesse della nostra comunità, valorizzando il patrimonio culturale e tutelando l’ambiente.
È importante sottolineare che ogni consigliere comunale coinvolto in questo progetto rimarrà nel proprio gruppo di appartenenza. L’intergruppo nasce dalla volontà di unire le competenze e le esperienze dei diversi consiglieri, al fine di affrontare tematiche comuni con un approccio più integrato e coordinato.
Tra gli obiettivi principali dell’intergruppo consiliare ci sono:
Tutela dell’ambiente e della salute: Promuovere politiche sostenibili e iniziative volte alla salvaguardia dell’ambiente e alla riduzione dell’inquinamento anche attraverso la sensibilizzazione della cittadinanza, in particolare le nuove generazioni, sull’importanza della tutela dell’ambiente e della cultura attraverso programmi educativi e attività formative.
Valorizzazione del patrimonio culturale: Sostenere e incentivare progetti che mirano a preservare e valorizzare il patrimonio storico, artistico e culturale della città.
“L’intergruppo consiliare per l’ambiente e la cultura rappresenta un passo significativo verso una maggiore coesione tra le diverse forze politiche della città, con l’obiettivo di lavorare insieme per il bene comune e lo sviluppo sostenibile di Andria” – fanno sapere i 4 consiglieri comunali.
“Invitiamo la cittadinanza a seguire i lavori dell’intergruppo e a partecipare attivamente alle iniziative che verranno promosse.
La prima iniziativa calendarizzata riguarderà il centro antico di Andria e sarà oggetto di un incontro di approfondimento nelle prossime settimane”.
Il primo intervento pubblico del neo intergruppo consiliare si appunta sulla recente polemica relativa alla gestione del nuovo centro per l’autismo della ASL BAT, vicenda che si è conclusa con un “clamoroso dietrofront dell’azienda sanitaria, evidenziando il fallimento di un’operazione caratterizzata da fretta e procedure quanto meno discutibili”.
“Il nostro silenzio era dovuto esclusivamente al bisogno di capire quale fosse stato il percorso
amministrativo e quali gli obiettivi prefissati” – continua la nota.
“La conclusione a cui siamo pervenuti è che risulta incomprensibile la scelta di ignorare che sul nostro territorio esiste già un Centro Autismo Territoriale della ASL BAT, dotato di professionalità e competenze consolidate.
Invece di potenziare e valorizzare questa struttura pubblica già operativa, si è preferito intraprendere un percorso tortuoso, con un avviso pubblico dai tempi strettissimi e modalità che erano assolutamente inutili, come dimostrano le altre ASL regionali.
Il confronto con altre realtà pugliesi è impietoso: mentre a Brindisi il centro di eccellenza è già una
realtà operativa, nel nostro territorio siamo ancora invischiati in procedure poco chiare che hanno
sollevato legittime proteste da parte di famiglie e operatori del settore.
La lettera aperta dei familiari e dei professionisti che operano quotidianamente con i disturbi dello
spettro autistico rappresenta un atto d’accusa durissimo ma comprensibile, che mette in luce non solo le anomalie procedurali ma anche l’inquietante silenzio della politica locale su una questione che coinvolge fondi pubblici per diversi milioni di euro e, soprattutto, il futuro assistenziale di tanti cittadini fragili.
Come intergruppo consiliare, chiediamo che vengano immediatamente chiariti tutti gli aspetti di questa vicenda e che si proceda con la massima trasparenza nella gestione di un servizio così delicato.
È necessario che le risorse pubbliche vengano utilizzate per potenziare e migliorare i servizi esistenti, valorizzando le competenze già presenti sul territorio, nell’interesse esclusivo dei pazienti e delle loro famiglie.
L’invito alla Regione è quello di estendere l’obbligo di istituire i centri provinciali d’eccellenza per l’autismo in immobili pubblici e con servizi a gestione pubblica” – concludono i 4 consiglieri comunali andriesi.