“Quale città consegneremo ai nostri figli e nipoti? Con quali attrattive ed opportunità, tanto da convincere i giovani a rimanere?” – questi sono gli interrogativi che si pongono i Consiglieri comunali M5S Andria, Doriana Faraone e Pietro Di Pilato, e il Consigliere Comunale Gruppo Misto, Nicola Civita.
“L’assistenza sanitaria, uno dei punti chiave per la vivibilità di una città, soffre da anni di promesse ancora non mantenute relative ad un nuovo ospedale di 2° livello con 400 posti letto. Nel 2021 ci dicevano che c’erano i soldi ed il progetto. Negli ultimi giorni, nel 2025, ci dicono di nuovo che c’è il progetto e (forse) i soldi.
Chiediamo ai cittadini di verificare se la gara per la realizzazione di questo nuovo ospedale verrà avviata prima delle elezioni regionali di ottobre, poiché se così non sarà dovranno concludere che trattasi delle solite sceneggiate elettorali per convincerli a votare gli ineffabili responsabili di questo immenso danno alla nostra città.
Del resto, basta constatare che non si riesce ad avere neanche un ambulatorio per il trattamento dei malati di tumore ad Andria, per non parlare delle lunghe liste di attesa. E che dire dei messaggi criptici che i cittadini ricevono quando sono chiamati per gli screening oncologici tipo “… contatti serv. prevenzione sua ASL…” ? Con una tale scarsità di chiarezza, di certo non si incentiva la partecipazione dei cittadini.
Ma non è di sola sanità che vive un cittadino, quindi ragioniamo anche su altro, sempre senza alcuna intenzione di fare sterile polemica politica, ma solo per tentare di ipotizzare una previsione del futuro della nostra città.
Un teatro?
Una piscina comunale?
Centri di aggregazione?
Piste ciclabili e parcheggi?
Anche gli asili e le strutture sportive, tra prossime inaugurazioni e strutture esistenti, tutte indistintamente soffrono del problema della gestione, da parte di un comune ancora sommerso dai debiti.
In altre parole possono anche arrivare, in questo periodo di finanziamenti a pioggia, tanti soldi per realizzare strutture di ogni tipo, ma se poi non si hanno i soldi per pagare le bollette di energia elettrica, metano ed acqua, le stesse restano inutilizzate.
Per non parlare della situazione delle strade, anche provinciali, in presenza di finanziamenti bloccati (i 27 milioni del CIPE) o risibili. Con queste strade, l’obiettivo di dimezzare l’inquinamento dell’aria in città entro il 2030 appena approvato in Consiglio comunale lo raggiungeremo… ma solo a causa del fermo di tante auto causa danni da buche.
E tutto questo da noi fin qui sinteticamente descritto rischia di esserci ancora per molti anni, vista la durata del piano di rientro dai debiti della nostra città.
Siamo un capoluogo di provincia di 100mila abitanti, ma le cose che a noi ancora mancano, in un comune più piccolo al nord già ci sono.
Dunque chiediamoci: E’ attrattiva la città agli occhi dei giovani?
Nulla però è perduto, perché Andria ha un tessuto imprenditoriale molto forte, ha un bene UNESCO di livello mondiale e tante potenzialità ancora parzialmente inespresse. Deve imparare a volersi maggiormente bene, ad avere maggiore considerazione di se stessa e fiducia nei giovani, ed anche a riflettere attentamente quando arriva il momento della scelta elettorale” – concludono i tre consiglieri comunali andriesi.