Si è concluso nel tardo pomeriggio di ieri, giovedì 3 aprile 2025, l’incontro in videoconferenza convocato dal Ministro Foti sulla Bretella Sud a cui ha preso parte il Sindaco di Andria, Giovanna Bruno.
Il ministro ha assunto questa iniziativa per comprendere le volontà degli enti coinvolti circa la realizzazione di quest’opera. Collegati anche il presidente della Regione Puglia Emiliano e il presidente della Provincia Bat Lodispoto.
Il Sindaco Bruno ha riportato l’assoluta contrarietà all’opera, ricalcando la vetustà di un progetto Anas di circa 30 anni, l’incongruenza rispetto al contesto territoriale, la dannosità ecologica, ambientale, economica e produttiva considerando l’area in cui andrebbe a ricadere, sottolineando che non è una tangenziale ma una vera e propria bretella, inutile sotto vari profili.
Ha rimarcato la volontà dell’assise comunale di contrarietà netta a questo progetto, chiaramente cristallizzata nelle due delibere consiliari di diniego della variante urbanistica.
Il Sindaco ha con forza sostenuto l’opportunità che i 27 milioni di euro destinati alla Bretella sud non vadano persi per il territorio ma valorizzati per un progetto di viabilità integrata a supporto del nuovo ospedale (allargamento/potenziamento/messa in sicurezza della SP 2).
Gli intervenuti hanno preso contezza di questa impostazione, inequivocabile. Il ministro ha precisato che questi fondi non corrono il rischio di essere persi ma, per impiegarli e spenderli, se gli enti Comune/Provincia/Regione trovano una intesa su un nuovo e differente intervento, devono presentarlo per avere apposita copertura economica.
Di certo queste risorse non possono essere utilizzate per transazioni con la ditta aggiudicataria o per operazioni simili, mantenendo rigorosamente la destinazione di fondi di coesione.
«L’incontro è servito per ribadire anche al ministro la contrarietà della nostra comunità cittadina e politica a questa opera – dichiara il Sindaco Bruno – Non poteva essere diversamente: ho riportato con forza pure in questa sede la nostra ferma volontà, chiedendo la devoluzione delle risorse stanziate per la Bretella Sud su un progetto di viabilità di accesso al nuovo ospedale, su base territoriale, visto che sarà l’ospedale dell’intera sesta provincia.
Ritengo l’incontro essere stato proficuo e chiarificatore, anche per la presenza di tutti i soggetti coinvolti. Adesso riprenderemo la discussione sul tavolo regionale e provinciale, studiando le soluzioni più utili alle nostre comunità.
Di certo – conclude il Sindaco – mi aspetto che la Provincia dia seguito alla volontà più volte espressa di risolvere il rapporto con la ditta aggiudicataria dei lavori della Bretella sud che non s’ha da fare, né oggi né mai».
Dello stesso avviso le associazioni Forum Ricorda e Rispetta, Legambiente e Forum Ambientalista che anch’esse esprimono ferma opposizione al progetto di “completamento della tangenziale ovest di Andria” dalla SP2 (km 43+265 al km 52+295).
“Non siamo di fronte a un semplice dissenso popolare verso un’infrastruttura, ma a un caso emblematico di governance opaca dove una ristretta élite tecnico-politica impone scelte strategiche bypassando completamente il confronto democratico con la comunità locale.
Innanzitutto, non è una “tangenziale” ma una “bretella” che non è tangente a nulla che possa riguardare la città di Andria! Il progetto è nato oltre 30 anni fa su iniziativa ANAS e il Consiglio Comunale di Andria dell’epoca non l’ha mai approvato, facendolo di fatto decadere.
È stato poi riesumato dalla Provincia BAT nel 2009, ottenendo un finanziamento insufficiente di circa 27 milioni sui fondi di Sviluppo e Coesione.
Denunciamo gravi irregolarità procedurali:
- La gara è stata espletata senza il requisito essenziale della Variante Urbanistica, aspetto censurato anche dall’ANAC;
- Il Comune di Andria, dopo aver espresso per due volte il diniego alla variante urbanistica, è stato commissariato;
- Durante la Valutazione di Impatto Ambientale, il Comune è stato prima vittima di un “silenzio assenso” poi, dopo 5 anni, addirittura “estromesso” dal rinnovo della procedura di VIA; Forum Ambientalista, Associazione Ecologista nazionale impegnata nella difesa del territorio e dell’ecosistema, in modo particolare sui temi della proprietà pubblica dell’acqua, della corretta gestione dei rifiuti, della promozione dello sviluppo e dell’utilizzo delle energie rinnovabili, del rifiuto del nucleare e dei continui tentativi di mercificazione della natura.
- L’opera ha un vincolo finanziario compromesso, tanto che la Provincia BAT sta procedendo alla “decadenza” dell’intervento per insufficienza dei fondi.
È un’opera dal forte impatto ambientale che inciderà negativamente sull’economia agricola locale, danneggiando tanti piccoli e grandi produttori olivicoli a causa dell’eradicazione di migliaia di alberi d’ulivo (circa 11.000) e comprometterà diverse colture orticole nell’agro andriese.
Come associazioni ambientaliste, insieme ai cittadini, chiediamo con forza: - L’immediato azzeramento del progetto;
- Un reale processo partecipativo che coinvolga tutta la comunità;
- La salvaguardia del territorio da opere inutili e dannose;
- La destinazione delle risorse a interventi realmente necessari per la manutenzione straordinaria della strada esistente.
È ora di dire basta a progetti calati dall’alto, senza trasparenza e contro la volontà popolare!” – concludono le associazioni Forum Ricorda e Rispetta, Legambiente e Forum Ambientalista.