Un grave episodio di violenza si è verificato martedì 8 aprile 2025, all’interno dell’ospedale “Fabio Perinei” di Altamura, dove una psichiatra è stata brutalmente aggredita da un paziente in cura presso il reparto di psichiatria.
La dottoressa, secondo quanto riportato da fonti ospedaliere, sarebbe stata scaraventata contro una parete e sul pavimento, e l’aggressione è terminata solo grazie all’intervento dei colleghi della dottoressa.
Il paziente avrebbe reagito in modo improvviso e violento, aggredendo la professionista con estrema brutalità. Il personale infermieristico è intervenuto prontamente per fermare l’uomo.
La psichiatra è stata subito portata al pronto soccorso, dove le è stato riscontrato un trauma cranico e maxillo-facciale giudicato guaribile in 30 giorni. Così ha deciso di sporgere denuncia ai Carabinieri.
Le forze dell’ordine hanno avviato un’indagine per chiarire le dinamiche dell’episodio e accertare eventuali responsabilità in merito alla sicurezza interna dell’ospedale.
Secondo i dati dell’INAIL, nel 2023 sono stati oltre 1.200 gli episodi di aggressione denunciati dal personale sanitario in Italia, con un incremento del 17% rispetto all’anno precedente. La Puglia figura tra le regioni più colpite.
Dietro questi episodi si nasconde una realtà complessa: carenza di personale, strutture sovraffollate, cronica mancanza di investimenti nella salute mentale. La stessa struttura di Altamura, sebbene punto di riferimento per l’intera area murgiana, è da anni sotto pressione per l’elevato numero di pazienti rispetto al personale disponibile.
Numerosi cittadini e colleghi hanno espresso solidarietà alla psichiatra aggredita, con messaggi di vicinanza e partecipazione.
L’aggressione alla psichiatra di Altamura non è un caso isolato, ma il sintomo di un sistema che fatica a garantire sicurezza, cura e dignità a operatori e pazienti. È il momento di passare dalle parole ai fatti, prima che la prossima aggressione diventi una tragedia irreparabile.