Alcune storie hanno il sapore dolce della memoria e il potere sorprendente della rinascita. È quello che è accaduto nella giornata di domenica 19 maggio 2025, sugli scalini della Chiesa San Domenico, ad Andria, dove un gruppo di amici si è ritrovato dopo quarant’anni, proprio lì dove da ragazzi consumavano giornate e sogni, davanti al leggendario – e oggi chiuso – Bar Stella.
Tutto è cominciato per caso, durante una messa. Domenico Sibillano, conosciuto da tutti come “Giappoun”, incrocia lo sguardo di un amico di vecchia data. Un semplice saluto, ma sufficiente a risvegliare in lui il desiderio profondo di riabbracciare i compagni di un’intera giovinezza. Un sogno che per molti sarebbe rimasto tale, soprattutto dopo decenni di distanza, vite che si sono disperse, abitudini abbandonate.
E invece no. Con la tenacia che solo gli uomini di una volta conservano, Domenico ha deciso di provarci davvero. Ha preso in mano la tastiera e ha scritto un umile post su Facebook. I figli, inizialmente scettici, lo guardavano con affetto e un pizzico di ironia: “Papà, sarà difficile…”. Ma lui non si è fermato.
All’inizio, il post sembrava destinato a cadere nel vuoto. Poi, come spesso accade con i sentimenti autentici, qualcosa è scattato: il messaggio ha cominciato a circolare, diventando virale tra i membri del vecchio gruppo. E in un batter d’occhio, la data era fissata: domenica 19 maggio.
Il luogo dell’incontro? Nessun dubbio: gli scalini della chiesa di San Domenico, proprio di fronte al Bar Stella, che da semplice locale è diventato simbolo di un’epoca. All’arrivo degli amici, uno dopo l’altro, tra abbracci, risate e occhi lucidi, l’atmosfera si è riempita di emozione.
Anche il vicinato, ora composto da anziani che da giovani magari si lamentavano di quel gruppo rumoroso, ha vissuto il momento con commozione. Alcuni non trattenevano le lacrime: “Chi l’avrebbe detto che li avremmo rivisti così, tutti insieme, dopo una vita?”.
Non c’erano proprio tutti. Alcuni vivono lontano, altri purtroppo non ci sono più. Ma la promessa è stata chiara e potente: “Non ci perderemo più”. È già in programma una nuova rimpatriata estiva, con ancora più partecipanti e con la stessa voglia di illudersi che il tempo non sia mai passato.
E qualcosa di straordinario continua ad accadere: ogni giorno, tra un tag, un commento e un messaggio privato, nuovi vecchi amici si aggiungono al gruppo. Il cerchio si allarga, le foto di ieri rimbalzano tra i ricordi di tanti. Come a dire che la memoria, quando è condivisa, diventa eterna.
In un’epoca in cui tutto sembra liquido e passeggero, questa storia ci ricorda che i legami autentici resistono al tempo, ai chilometri e alla dimenticanza. E che a volte, basta un semplice post per far esplodere la potenza di un sentimento mai sopito.


