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venerdì, 20 Giugno 2025
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Tanta Puglia, e in ordine sparso, al Salone del Libro 2025

Oltre 231.000 presenze, quasi 1.000 spazi espositivi e più di 2500 eventi, per limitarsi al Salone Official, perché l'off a sua volta, ha aggiunto altri 800 eventi. Numeri di tutto rispetto, senza dubbio

Puglia terra di scrittori? Sicuramente sì, forse non di lettori, visto che i dati dicono che la diffusione dei libri nella regione è fra la più basse d’Italia (paese che già non brilla di suo), ma di scrittori sì. E di editori. Scrittori ed editori.

Ed ecco quindi che anche questa edizione del 2025 del Salone del Libro, la prima dopo l’ultimo cambio di direzione artistica, un avvicendamento alquanto movimentato, si colora di pugliese.

Intanto, qualche numero: oltre 231.000 presenze, quasi 1.000 spazi espositivi e più di 2500 eventi, per limitarsi al Salone Official, perché l’off a sua volta, ha aggiunto altri 800 eventi. Numeri di tutto rispetto, senza dubbio.

Coronati da una organizzazione sicuramente migliorata, che ha saputo porre rimedio a pesanti pecche in materia di servizi offerti ai visitatori, con code spesso chilometriche, quest’anno dissoltesi con grande piacere dei presenti.

Fra gli autori pugliesi, naturalmente, la parte del leone l’ha fatta il long seller Gianrico Carofiglio, che ha riempito e divertito una platea affollatissima con il suo humor sofisticato e pungente. Carofiglio è, avrebbe detto il Principe, uomo di mondo, uno dei pochi scrittori capaci di non essere scostante nella realtà, a differenza di quanto accade nelle pagine dei libri.

Ma il Salone del Libro è prima di tutto editoria, e quindi parliamo di questo, di editoria. E diciamo subito che il supporto fornito dalla Regione si può considerare, decisamente, come una delle strutture più belle di questa edizione della manifestazione.

Difficile da descrivere, la struttura può essere ammirata nelle foto presenti in questo articolo. Intanto è una delle poche strutture non squadrate viste in giro. Anzi, con la sua forma da castello fatato, quasi arabescata, oltre a ricordare gli stili architettonici della Puglia, è stato lo stand che più ha richiamato la fantasia, quella fantasia che è alla base di ogni opera di ingegno e della letteratura più di tutto.

Lo stand della regione, oltre a uno spazio per incontri e presentazioni (e di una, in particolare, parleremo in un articolo a parte), ha ospitato una quarantina di piccoli editori regionali, per la maggior parte realtà con una solida storia alle spalle, con cataloghi di tutto rispetto, ma che hanno preferito presidiare una rappresentanza collettiva invece dello stand personale. Fra i nomi presenti, e non ce ne vogliano gli altri, citiamo in ordine sparso, Besa, Progedit, Schena, Stilo, Edipuglia and so on.

E proprio in questa pattuglia di editori, brillava una solida realtà della provincia Bat, un editore che ha storia solidissima, anche e soprattutto nella pubblicazione di titoli dedicati al territorio.

Stiamo parlando, e non poteva che essere così, di Rotas, editore barlettano che da decenni ha costruito un catalogo di studi storici rigorosi, vera memoria della provincia Bat, accompagnati dalla pubblicazione di una testata giornalistica, Il Fieramosca, famosa anche per la capacità di condurre battaglie civili e politiche di tutto rispetto.

Fondata da Renato Russo nell’ormai lontano 1986, Rotas è un punto di riferimento importante conosciuto in tutto il territorio della provincia Bat.

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