Sono in presidio da 48 ore davanti ai cancelli della loro azienda e andranno avanti pacificamente ma ad oltranza, fino a che non capiranno cosa sta accadendo al loro presente e quale sarà il loro futuro.
C’è preoccupazione e rabbia nei 28 dipendenti della Minox di Minervino Murge, storica realtà locale, da oltre trent’anni attiva nella produzione di prodotti in acciaio di alta qualità.
“Lo scorso lunedì hanno trovato i cancelli dell’azienda chiusi per via di un provvedimento del tribunale di Lamezia Terme dove c’è un’altra filiale, dichiarata fallita”, ricostruisce Pietro Laboragine, segretario generale della Fiom Cgil Bat che è al fianco dei lavoratori che “si sono ritrovati fuori dai cancelli senza nessuna spiegazione ufficiale e neanche nessuna comunicazione scritta”.
“Chiediamo risposte da parte del curatore fallimentare ma soprattutto soluzioni a questa vicenda per allontanare lo spettro del licenziamento, ma soprattutto auspichiamo in un intervento da parte delle istituzioni, dalla Sindaca al Prefetto che sembrerebbe sia stato informato già della situazione. Auspichiamo nell’apertura di un tavolo di crisi.
Intanto continueremo insieme ai lavoratori ed alla Fiom il presidio pacifico davanti alla fabbrica”, conclude Michele Valente, segretario generale della Cgil Bat.
Sulla vicenda della chiusura della ditta Minox di Minervino Murge e il licenziamento dei 35 operai è intervenuto il Vescovo di Andria, Mons. Luigi Mansi, unitamente a quella dei Sacerdoti di Minervino Murge e al Direttore dell’Ufficio diocesano di Pastorale Sociale e del Lavoro, che con una lettera all’azienda e ai dipendenti esprime la vicinanza e la solidarietà della comunità ecclesiale.
«Vi raggiungo con questo messaggio per esprimervi la mia personale vicinanza, unitamente a quella dei Sacerdoti di Minervino Murge e al Direttore dell’Ufficio diocesano di Pastorale Sociale e del Lavoro.
Seguo con apprensione la delicata vicenda, auspicando una celere soluzione affinché possa ritornare la serenità per voi, le vostre amate famiglie e l’intero paese.
Invocando l’intercessione della Madonna del Sabato, di San Michele Arcangelo e di San Giuseppe, Patrono dei lavoratori, di cuore vi benedico».

