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mercoledì, 9 Luglio 2025
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Dispersi in mare a Taranto: ritrovato il corpo senza vita di Claudio Donnaloia. Le ricerche continuano

L'operazione di ricerca continua, con instancabile determinazione e speranza, focalizzata ora sui restanti tre dispersi: Pasquale Donnaloia, Antonio Dell’Amura e Domenico Lanzolla

Nella giornata di ieri, lunedì 30 giugno 2025, le acque del Golfo di Taranto hanno restituito il corpo di Claudio Donnaloia, 73enne di Taranto, ritrovato senza vita da una motovedetta della Guardia di Finanza, a circa 14 miglia al largo di Metaponto (Matera), in corrispondenza dell’incipiente linea di San Vito, a Taranto.

Domenica 29 giugno, alle prime luci del mattino, Claudio si era imbarcato su un semicabinato di circa sette metri, insieme a tre compagni: l’amico 61enne Antonio Dell’Amura, il meccanico 60enne Domenico Lanzolla, e il fratello di Claudio, Pasquale Donnaloia, 67 anni, giunto da Milano all’ultimo momento.

L’obiettivo era una tranquilla battuta di pesca sportiva nei pressi dell’isola di San Pietro. Alle 14, tuttavia, ogni contatto si era interrotto, gettando nel panico i familiari.

Alle 17:30 è scattata l’allerta formale alla Capitaneria di Porto e alla Guardia Costiera. E’ iniziata così un’imponente operazione di ricerca: motovedette della Capitaneria e della Guardia di Finanza, elicotteri dell’Aeronautica, unità mercantili e numerosi diportisti in zona hanno battuto con cura una vasta area del mare, estesa fino a 15 miglia dalla costa, fra Puglia, Basilicata e Calabria.

Nel primo pomeriggio di lunedì, un pattugliatore delle Fiamme Gialle ha individuato – a circa 14 miglia da Metaponto e 11 miglia da San Vito – un corpo galleggiante, insieme a un divanetto bianco, probabile componente dell’imbarcazione scomparsa.

Nell’ospedale Santissima Annunziata di Taranto, le autorità hanno ufficializzato che si tratta di Claudio Donnaloia: pensionato, padre di tre figli, da sempre attivo come volontario nelle guardie ecozoofile e nella Protezione Civile, una figura notissima e stimata nella comunità.

Il ritrovamento del corpo di Claudio rappresenta un colpo al cuore per le famiglie e per la comunità locale. Tuttavia, l’operazione di ricerca continua, con instancabile determinazione e speranza, focalizzata ora sui restanti tre dispersi: Pasquale Donnaloia, Antonio Dell’Amura e Domenico Lanzolla.

Tra questi, uno è affetto da diabete ed era atteso a casa per un’iniezione, un fatto che ha esacerbato l’angoscia dei soccorritori e dei familiari.

La Direzione Marittima di Bari, assieme a Guardia Costiera, Guardia di Finanza e Aeronautica, coordina le operazioni nautiche e aeree, scandagliando i fondali e la superficie marittima. Anche navi mercantili e imbarcazioni private in transito sono state allertate, per intensificare le ricerche grazie a ogni occhio possibile.

L’orrore di una tragedia vissuta inaspettatamente, in quello che doveva essere un giorno di svago, si accompagna alla speranza inesorabile di un lieto fine per i tre dispersi ancora irreperibili. Il cuore della gente di Taranto e dintorni resta unito, nella preghiera e nella fiducia negli uomini e nelle donne impegnati a riportarli a terra.

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