“L’affidabilità lavorativa dei ragazzi del Trani Autism friendly è oggi una garanzia per le attività che hanno aderito al protocollo istituzionale del Comune di Trani”, afferma Fabrizio Ferrante, vicesindaco e referente istituzionale del Taf che aggiunge: “I ragazzi si sono dimostrati volenterosi, attivi e coinvolgenti nei confronti della comunità, trattati come lavoratori a tutti gli effetti.
Ringrazio pertanto i gestori del lido Matinelle che sin dal principio hanno accolto questa opportunità”.
Da quattro anni infatti quella che era una sperimentazione è diventata una bella realtà in cui le attività coinvolte trovano dei dipendenti affidabili e i lavoratori sperimentano un’esperienza lavorativa a tutto tondo, con regolare assunzione e retribuzione, condizione che regala loro un senso di indipendenza che si riversa anche sull’emotività, rendendoli più sicuri di se stessi e delle proprie capacità.
Le mansioni per i ragazzi con disturbo dello spettro autistico sono diverse, a seconda di attitudine e capacità: c’è chi lavora in cucina, chi in sala per pulire e apparecchiare e sparecchiare i tavoli, c’è chi si adopera in spiaggia, tra sdraio e ombrelloni.
Tutte attività manuali congeniali ai propri profili di competenza. “Da anni ormai accogliamo questi ragazzi trattandoli come lavoratori a tutti gli effetti” racconta Giuseppe Curci, tra i gestori del lido Matinelle. “Vederli arrivare al mattino con lo sguardo pieno di gioia, pronti ad iniziare una normale giornata lavorativa, è un’esperienza che arricchisce tutti noi”.
Pasquale si impegna nella pulizia della spiaggia, eliminando alghe dalla battigia, e tenendo puliti gli ombrelloni “Sono tutti gentili con me e torno a casa gasato”. Francesco e Alessio hanno un sogno in comune, diventare chef.
Racconta Francesco: “Voglio migliorare nel lavoro in cucina, per ora continuo ad aiutare gli chef con le preparazioni” e Alessio aggiunge: “Taglio i pomodori e aiuto nella preparazione dei primi” mentre Roberto, che ha la responsabilità della caffetteria, sorridendo dice: “la cucina non mi interessa!”.