È bastato un istante. Un sibilo improvviso, poi il fragore assordante della deflagrazione. Nella mattinata di oggi, venerdì 1° agosto 2025, intorno alle ore 11.00, una violenta esplosione ha squarciato la quiete del centro cittadino di Corato, in via San Vito, trasformando un normale giovedì estivo in un incubo infuocato.
All’origine del disastro, secondo le prime ricostruzioni fornite dai Vigili del Fuoco e dai Carabinieri prontamente intervenuti sul posto, vi sarebbe la deflagrazione di una bombola di gas da cucina all’interno di un’abitazione privata.
L’urto, di inaudita potenza, ha causato un incendio immediato che ha avvolto in pochi secondi l’intero locale, lambendo muri, infissi e arredi, propagandosi con rapidità fulminea.
A farne tragicamente le spese due donne, madre e figlia, che si trovavano in casa al momento dell’esplosione. Le due, colte di sorpresa dalle fiamme e dall’onda d’urto, hanno riportato gravi ustioni.
Il fragore ha risvegliato l’intero quartiere, richiamando sul posto decine di residenti che, attoniti, hanno assistito alle prime concitate operazioni di soccorso.
I pompieri, giunti con diversi mezzi, hanno domato le fiamme in breve tempo, evitando che l’incendio si propagasse alle abitazioni adiacenti, e portato in salvo un’altra donna e un cane che si trovavano al piano superiore dell’edificio.
Sul posto sono arrivati gli operatori dell’Ufficio Tecnico del Comune di Corato per verificare la stabilità dell’edificio e i tecnici di Enel e Gas per mettere in sicurezza gli impianti di fornitura.
L’esplosione ha riportato al centro del dibattito la questione della sicurezza domestica, troppo spesso sottovalutata. Innumerevoli abitazioni in tutta Italia continuano a fare uso di bombole a gas, talvolta vetuste o non adeguatamente controllate, esponendo gli inquilini a rischi enormi.
