Una mattinata inquieta e turbolenta, quella di oggi, martedì 30 settembre 2025, nel quartiere San Valentino di Andria, nei pressi di via Castellana Grotte.
Una scena che ha suscitato sgomento e apprensione tra i residenti: un branco di cinghiali, spuntato dalla fitta vegetazione alle spalle del complesso Polivalente, ha fatto la sua comparsa a pochi metri dalle abitazioni e, fatto ancor più allarmante, a ridosso dell’area verde dove sorgono le giostrine dedicate ai bambini.
Secondo le prime testimonianze, gli ungulati – adulti e cuccioli – si aggiravano tra gli arbusti e i campi incolti che costeggiano la zona, muovendosi con apparente calma ma destando timore per la loro mole e la potenziale imprevedibilità . Alcuni abitanti, preoccupati per la vicinanza degli animali agli spazi frequentati quotidianamente da famiglie e minori, hanno prontamente allertato i Carabinieri.
Il fenomeno non è nuovo: negli ultimi anni, l’avanzata dei cinghiali verso i centri urbani ha assunto proporzioni sempre più rilevanti, complice l’abbandono di alcune aree agricole, la disponibilità di rifiuti alimentari e l’assenza di barriere naturali efficaci.
La loro presenza in città rappresenta un pericolo non soltanto per la sicurezza pubblica, ma anche per la viabilità , dal momento che non sono rari episodi di attraversamenti improvvisi sulle arterie stradali limitrofe.
A San Valentino, il timore dei residenti è tangibile. “Qui giocano i nostri figli ogni giorno” – racconta una madre ancora scossa.
“Non possiamo permettere che si corrano rischi del genere a due passi dalle giostrine”.
Le istituzioni locali si trovano ora dinanzi a una sfida non più procrastinabile: coniugare la tutela della fauna selvatica con la salvaguardia della cittadinanza, predisponendo piani di monitoraggio e contenimento.
L’episodio odierno, benché privo di conseguenze, ha acceso nuovamente i riflettori su una convivenza forzata che appare sempre più complessa.
A San Valentino, tra l’eco dei richiami naturali e il brusio delle paure quotidiane, resta la domanda ineludibile: fino a quando i confini tra città e campagna potranno reggere all’incedere silenzioso dei cinghiali?















