Una Pantera in Galles

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Michu, Bony ed ora Gomis. Sembra una filastrocca e, in un certo senso, lo e’ davvero. Per fare punti servono i gol, per far gol serve fiducia.
A Swansea si coltiva fiducia e si raccolgono attaccanti. L’ultimo ha i rasta lunghi e si muove da felino. Tre reti nelle prime tre giornate, Gomis ha azzannato il campionato dopo che la giungla della Premier, l’anno scorso, aveva rischiato di inghiottirlo. Appena prima di arrivare in Galles, per un mese, ha raccontato di aver scelto alla playstation lo Swansea, perche’ conoscere i futuri compagni avrebbe aiutato l’ambientamento.
Dopo 91 gol in 231 partite a Lione, la Pantera in Premier, pero’, sembrava essere entrata in un letargo da panchina costante. L’ombra di Bony l’ha nascosto per tutto il girone d’andata, poi, a gennaio, la fiducia del suo allenatore, Gary Monk, l’ha svegliato.
Ceduto l’ivoriano, la societa’ ha investito sul francese e non sul mercato. I soldi del City meglio destinarli al nuovo centro sportivo. Gomis e’ pian piano diventato elemento imprescindibile dello Swansea. Sei gol nella seconda parte della passata stagione.
Al Liberty Stadium vedere una pantera, esultanza che richiama il simbolo del Saint Etienne, club in cui e’ nato e cresciuto, e’ diventata un’abitudine, piacevolissima per i suoi supporters, amara per le difese avversarie.
Michele Di Corato