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Xilella, Il Consiglio regionale approva emendamento anti-speculazione

3 Novembre, 2015 | scritto da rosarutigliano
Xilella, Il Consiglio regionale approva emendamento anti-speculazione
Politica
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La Commissione Agricoltura del Consiglio regionale della Puglia ha approvato definitivamente l’emendamento anti-speculazione presentato dal consigliere Sergio Blasi alla Legge regionale 41/2014 in merito alla vicenda Xilella.

L’emendamento riscrive il testo del primo articolo della Legge stabilendo che  “Al fine di garantire la continuità dell’uso agricolo e della destinazione rurale i terreni soggetti a espianto a causa della xylella fastidiosa non possono cambiare per 15 anni la tipizzazione urbanistica vigente al momento dell’espianto, salvo che per la realizzazione di opere pubbliche prive di alternativa localizzativa e necessarie alla salvaguardia della pubblica incolumità e dell’ambiente”.

L’emendamento deve ancora scontare il passaggio in Consiglio regionale, un atto puramente formale.
La prossima battaglia da vincere – ha aggiunto Blasi è quella sulla rimozione del divieto di reimpianto degli ulivi, imposto dall’Unione Europea e giustamente contestato dagli olivicoltori salentini. Sul modo in cui si sta affrontando l’emergenza, dico che per fermare il Co.di.r.o. bisogna concentrare gli sforzi sulla ricerca: non abbiamo altra arma che il sapere scientifico. Tutto il resto, comprese le eradicazioni, sono misure dal fiato corto, tese a contenere – con scarsi risultati – il propagarsi della malattia, ma non a fermarla”.

Intanto il consigliere regionale del Movimento Schittulli-Area Popolare, Luigi Manca chiede sull’argomento Xilella “un confronto e una discussione articolata e approfondita nella sede istituzionale adeguata, anche e soprattutto per tracciare un primo, sommario bilancio su quanto finora fatto e su quello che occorrerebbe ancora fare”  e pertanto auspica la convocazione di una seduta monotematica del Consiglio regionale “con la presenza di qualificati addetti ai lavori e tutti gli attori istituzionali interessati, anche e soprattutto per offrire risposte a un’opinione pubblica sempre più disorientata e sconcertata”.

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