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Andria: l’aumento della tassazione locale blocca lo shopping prenatalizio

10 Dicembre, 2015 | scritto da Damiana Dorotea Sgaramella
Andria: l’aumento della tassazione locale blocca lo shopping prenatalizio
Attualità
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Lunedì 7 dicembre ad Andria avrebbe dovuto essere il mercato della speranza così come il martedì dell’Immacolata, tradizionale prima giornata dello shopping prenatalizio, avrebbe dovuto rappresentare per i commercianti a sede fissa la prima vera occasione per smaltire le giacenze accumulatesi nel corso dell’anno che è stato ancora uno dei peggiori, in barba ai sondaggi pilotati e per nulla coincidenti con la realtà di strada.

Ambulanti delusi anche perché, a distanza di molti anni, non vedono alcuno spiraglio rispetto ad un mercato che è diventato sicuramente il peggiore dell’intera Area Bari-Bat e che va assolutamente riqualificato, senza escludere un suo sdoppiamento in più aree della città, nell’ ottica di un rilancio e di un nuovo servizio da rendere alla popolazione, anche in altri quartieri urbani.

Mentre anche nella città di Andria, nei giorni scorsi, ha imperversato il “Black Friday” dei saldi abusivi della Grande Distribuzione, con controlli ridotti a zero per carenza di personale e penalizzazioni per i piccoli commercianti alcuni dei quali pure avrebbero voluto effettuare promozioni impedite a causa del periodo che non lo consentiva, anche le speranze delle vendite dell’Immacolata sono andate deluse e la notizia dei fortissimi aumenti della tassazione locale in materia di IMU e TASI, dopo quanto già accaduto con la TA.RI., ha spiazzato tutti ed ingenerato un clima di incertezza che ha letteralmente bloccato la spesa corrente dei cittadini molto preoccupati per aumenti che, nel ricalcolo, ammontano a cifre importanti, molto importanti che incidono pesantemente sui già scarni e compromessi bilanci familiari.

Questi ulteriori aumenti, inoltre, alimentano una situazione debitoria delle famiglie andriesi già di per sé molto grave e i dati del locale Servizio Finanze in tal senso parlano chiarissimo.

Uno sfacelo e un clima di incertezza che non fa sicuramente bene e che anzi induce ad ulteriori riflessioni su quanto pericolosa ed allarmante possa essere la situazione, con un tessuto sociale fortemente sollecitato e molto contrariato da politiche che non guardano al futuro ma che sono condizionate dal passato e che compromettono il presente.

Andria quindi vede nero e lo vede nei fatti e non nelle apparenze quindi se tutto questo richieda un’analisi approfondita che la si faccia immediatamente senza perdere ulteriore tempo.

Di questo anche la politica deve farsi carico.

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