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Un anno fa Pino Daniele

4 Gennaio, 2016 | scritto da Nicola Liso

La voce inconfondibile del bluesman e il sound unico della sua chitarra  echeggiano ancor più forte, ad un anno di distanza dalla sua improvvisa morte

 

6 Gennaio 2015, Piazza Plebiscito stracolma di decine di migliaia di persone, per rendere il personale omaggio alle canzoni di Pino l’uomo dapprima del cantante, che con la sua forte personalità artistica ha reso onore a una città quale Napoli, con tutti i colori della musica.

Un percorso quello di Pino Daniele che vede al centro della sua carriera sempre lei la Sua città, un viaggio artistico, nato nei vicoli, la sua una generazione che preferì scegliere, negli anni ’70 quelli più bui della storia recente, la chitarra, il vinile e il blues, combattendo il piombo con la musica, il terrore con un urlo di speranza, nasce così uno dei capolavori musicali più intensi dell’artista napoletano Napul’è.

Pino Daniele, ha voluto raccontare nella sua carriera artistica, un viaggio, quello tra la gente comune, tra gli usi e le parole, tra le abitudini e la poesia, anche la denuncia sociale di una generazione che non accettava compromessi ma che nella musica riusciva a esprimere i propri malesseri.

Daniele l’autore delle musiche di Ricomincio da tre, Le vie del Signore è finite e Pensavo fosse amore invece era un calesse (Nastro d’argento per la migliore colonna sonora nel 1992). Successivamente, firmerà le musiche di: Mi manda Picone (1983, con la canzone “Assaje”, cantata da Lina Sastri); Blues metropolitano (1984);Amore a prima vista  (1999) di Vincenzo Salemme; il film d’animazione di Enzo D’Alò Opopomoz(2003); Maradona  – La mano de Dios (2006) di Marco Risi; La seconda volta non si scorda mai (2008)Il film che vede protagonista il comico napoletano Alessandro Siani è accompagnato da “O munn va” di Pino Daniele, Negli occhi (2009)Il film documentario sulla vita dell’attore Vittorio Mezzogiorno contiene le musiche originali del cantautore Daniele, quello sarà l’anno in cui riceverà il prestigioso “Award for platium Album” al Wind Music Award, l’anno seguente riceverà anche “Award for Career” sempre al Wind Music Award, Passione (2010).

Solo alcune delle gemme della sua carriera, quei brani-capolavoro entrati a pieno titolo nel libro della grande musica italiana, un grande Artista, un uomo che ha saputo aggiungere sfumature, far rivivere emozioni, illuminare da un punto diverso personaggi e luoghi, attraverso lo strumento universale per eccellenza che è la musica.

Vado avanti per la mia strada anche perché sarei ridicolo se tentassi di adattarmi ai tempi di oggi. La cultura provoca fastidio, perché, dove c’è cultura non ci può essere guerra. Per me fare un disco non vuol dire confezionare un prodotto. Il mio resta il percorso di un musicista che ama suonare. Oggi è sempre più difficile trovare qualcuno di ami suonare. La musica oggi è sempre un più un rumore di accompagnamento. Ormai faccio solo quello che ho voglia di fare. Certo, però, che fare il musicista in questo modo è un lusso“.

Pino Daniele

 

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