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Barletta – La Compagnia della Rancia al Teatro Curci con lo spettacolo “Cabaret”

23 Febbraio, 2016 | scritto da Nicola Liso
Barletta – La Compagnia della Rancia al Teatro Curci con lo spettacolo “Cabaret”
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C’è una grandissima attesa per il Musical “Cabaret” che vedrà per la prima volta a Barletta, la Compagnia della Rancia, la più famosa Compagnia di Musical in Italia che vanta la presenza del regista Saverio Marconi.

“Cabaret” arriva a Barletta, prima data in Puglia, il 25 febbraio, al teatro Curci, porta 20,45 inizio ore 21,15, organizzato dall’Associazione Cultura e Musica “G. Curci” di Barletta, che per la sua 32.ma Stagione Concertistica ha allestito un cartellone di altissimo livello e di richiamo, con spettacoli che stanno riscuotendo unanimi consensi di pubblico e critica sia per il loro impegno che per il messaggio che trasmettono. Dopo il coinvolgente spettacolo che ci ha regalato l’Orchestra di Piazza Vittorio, che ha fatto registrare il tutto esaurito così come i precedenti spettacoli, il Teatro Curci si prepara a questo altro grande evento. “CABARET” finalmente torna in scena con un ottimo cast! Dopo la precedente edizione del 2006 che vedeva Michelle Hunziker come protagonista, arriva NEL 2016 una nuova versione, allestita dalla Compagnia della Rancia durante il Todi festival della scorsa estate.

Questo Musical è stato reso noto dal film del 1972 (regia e coreografie del mitico Bob Fosse) che fece di Liza Minnelli un’autentica star e icona del Musical americano. Così Saverio Marconi, regista, racconta il suo “Cabaret”. ” Per tre volte, nel corso della mia carriera, ho deciso di mettere in scena Cabaret, in tre periodi differenti della mia vita.Uno spettacolo che conosco molto bene, e a cui tengo molto, che questa volta, dimenticati i riferimenti al film, ho messo in scena “come voglio io”, con una nuova e profonda sincerità nell’affrontarlo. Una lettura più dura, con alcuni momenti di teatro nel teatro, molto più attuale, dunque, che costringerà gli spettatori a mettersi di fronte alla tendenza di oggi a lamentarsi, senza però mai reagire per cambiare davvero.
Ho pensato e firmato a quattro mani con Gabriele Moreschi una scenografia che “abbraccia” il palcoscenico, una pedana, un vecchio sipario, le tavole consumate e intrise di memoria: è così che ogni sera si rievoca un periodo storico, attraverso quella musica, quelle storie che – come in un girotondo schnitzleriano – continuano ancora oggi il loro racconto, senza soluzione di continuità e di emozioni.
Insieme a un cast straordinario, raccontano di un’indifferenza colma di paure ed egoismo, con la speranza che, al prossimo giro, per una volta vinca il coraggio di affrontare la realtà.
A 25 anni di distanza dal debutto di “A Chorus Line”, il mondo, fuori e dentro i teatri, è cambiato. Ma c’è una cosa che non è cambiata e credo che questo sia un tema che non muore mai: l’indifferenza della gente che non si occupa (o preoccupa) di quello che gli succede intorno se non ne viene toccata direttamente.
Allora nacque il nazismo, oggi cosa nascerà?
“Il testo di Joe Masteroff, basato sulla commedia di John Van Druten e sui racconti di Christopher Isherwood, con le musiche di John Kander e le liriche Fred Ebb (tradotto da Michele Renzullo) è un classico del teatro musicale (famosissimo anche per il film del 1972 con Liza Minnelli). Un ruolo completamente differente per Giampiero Ingrassia, già applaudito con la Compagnia della Rancia nei panni del Dottor Frankenstein per ben tre stagioni, che interpreta qui il ruolo del Maestro di Cerimonie. Il personaggio di Cabaret che prende vita solo sul palcoscenico del Kit Kat Klub, è il filo conduttore che rappresenta l’aspetto ludico della storia e allo stesso tempo quello ambiguo e stravagante.

Un Maestro di Cerimonie (un misto tra Joker, il Corvo e il cantante dei Kiss Gene Simmons),sempre pronto a ridere e scherzare, ma con una morale corrotta e decadente,sottolineata anche dal trucco,una maschera che trasuda inquietudine. Ingrassia si cimenta in un ruolo complesso e dalle mille sfaccettature: recita ma soprattutto canta, con un momento di particolare intensità in I don’t care much/Non importa.

Giulia Ottonello (una delle scoperte di Amici) è la fragile ed evanescente Sally Bowles, la giovanissima stella del club berlinese “che splenderà più di una stella” e inizia una relazione tempestosa con il giovane romanziere americano in cerca di ispirazione Cliff Bradshaw,Mauro Simone(artista della nostra terra). E mentre Sally sogna di diventare una grande attrice, fuori dalla porta del trasgressivo Kit Kat Klub il mondo va avanti nella direzione sbagliata. Nella Berlino dei primi anni Trenta, sullo sfondo dell’avvento del nazismo, si intrecciano così le storie degli altri mentre sulla Germania, e sulle vite di tutti, sta per abbattersi la furia hitleriana.

Questo nuovo allestimento di “Cabaret” (il terzo per la Compagnia della Rancia dopo le edizioni del 1992 e del 2006) è teatro nel teatro, con una scenografia che “invade” il palcoscenico, firmata da Gabriele Moreschi e dallo stesso Saverio Marconi. Eleganti e frutto di ricerca storica i costumi di Carla Accoramboni, che, insieme al disegno luci di Valerio Tiberi, regalano allo spettacolo atmosfere ora intense ora quasi sospese. Esplosivi i quadri musicali del Kit Kat Klub, con le potenti coreografie di Gillian Bruce tra cui spicca la travolgente Mein Herr, in cui la voce di Giulia Ottonello si fonde con le sensuali interpretazioni delle ragazze del cabaret.Cabaret vanta una colonna sonora straordinaria, a diritto entrata nel patrimonio dei musical grazie a brani intramontabili come Wilkommen, Money, Maybe This Time (Questa volta) e Life is a cabaret(La vita è un cabaret).

La direzione musicale è di Riccardo Di Paola, la supervisione musicale è di Marco Iacomelli, il disegno fonico di Enrico Porcelli. “Cabaret” un classico del Teatro Musicale, canzoni indimenticabili e voci straordinarie, durante il quale vi emoionerete, piangerete sicuramente e vi farete molte domande. Info. 0883.332456 Teatro Curci 380 3454431 Ass. Curci; www.culturaemusica.it; www.facebook.com/asscurci

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