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Distributori carburante – Stop a vincoli d’orario: l’erogazione sarà più libera

11 Febbraio, 2016 | scritto da Damiana Dorotea Sgaramella
Distributori carburante – Stop a vincoli d’orario: l’erogazione sarà più libera
Attualità
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Il Settore Politiche Attive di Sviluppo comunica che a partire da quest’anno non saranno più fissati orari obbligatori di apertura e chiusura per i distributori di carburante e conseguentemente non sarà più emanata l’ordinanza sindacale che annualmente disciplina gli orari e i turni festivi di apertura degli impianti di carburanti per autotrazione.

Il principio, o se vogliamo il monito, arriva dall’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato che con il recente parere dell’11 marzo 2015, esorta Regioni e Comuni a cambiare direzione rispetto a quanto attuato sinora, liberalizzando il regime orario e di turnazione delle pompe di benzina, analogamente a quanto già accade per le altre attività produttive (bar, negozi, acconciatori, estetisti, centri sportivi, attività artigianali di pizzerie, gelaterie, rosticcerie, eccetera).

Secondo l’Autorità sono ormai obsolete le disposizioni regionali e le ordinanze sindacali che, sulla base dei vecchi principi, ancora impongono regimi orari e di turnazioni agli impianti di carburante i quali, poiché devono essere obbligatoriamente muniti di apparecchiature self service, possono liberamente erogare carburante e dunque restare aperti h. 24/24 e in qualsiasi giorno dell’anno.

In altre parole cadono i limiti dei Comuni di previsione di orari minimi e massimi, di turni diurni, notturni e festivi e di obblighi di turnazioni, in quanto superati dal già citato primo Decreto Monti sulle liberalizzazioni (articolo 31 del Dl 201/2011) e dal secondo Decreto (il Dl 1/2012, articolo 1, comma 1, lettera b) secondo il quale «in attuazione del principio di libertà di iniziativa economica sancito dall’articolo 41 della Costituzione e del principio di concorrenza sancito dal Trattato dell’Unione europea, sono abrogate ….le norme che impediscono, limitano o condizionano l’offerta di prodotti e servizi al consumatore, nel tempo, nello spazio o nelle modalità, ovvero alterano le condizioni di piena concorrenza fra gli operatori economici oppure limitano o condizionano le tutele dei consumatori nei loro confronti…”.

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