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Italia – Bonus baby-sitter e asilo: via alle domande all’Inps

3 Febbraio, 2016 | scritto da Angela Zicolella
Italia – Bonus baby-sitter e asilo: via alle domande all’Inps
Attualità
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Dal 1 febbraio è possibile richiedere all’Inps il contributo 2016 per pagare l’asilo nido o la baby – sitter come alternativa alla fruizione del congedo parentale.

Introdotto in via sperimentale nel triennio 2012-2015, il bonus è stato prorogato per quest’anno dalla legge di Stabilità 2016, che lo ha anche esteso alle lavoratrici autonome e alle imprenditrici.

Messi a disposizione circa 20 milioni di euro. Il contributo concesso, invece, è pari a 600 euro per sei mesi (per un totale di 3600 euro).

Il cosiddetto “voucher baby sitting” riguarda le neo-mamme che si trovino entro gli 11 mesi successivi al periodo di maternità obbligatoria; costoro, se rinunciano al periodo facoltativo aggiuntivo per un massimo di sei mesi (tre per le parasubordinate), potranno ricevere il bonus. Il meccanismo prevede un contributo a scalare a seconda dell’orario di lavoro.

Non sono previsti parametri reddituali per l’accesso alla misura: tra i documenti da presentare all’Inps c’è sì la dichiarazione Isee, ma servirà solo in caso di esaurimento dei fondi previsti, per ridistribuire le risorse in base alle esigenze delle richiedenti.

Possono presentare la domanda le seguenti categorie di lavoratrici in costanza di rapporto di lavoro: dipendenti del settore pubblico o privato; parasubordinate o libere professioniste iscritte alla gestione separata Inps.

La domanda va presentata all’Inps per via telematica, tramite Pin o attraverso il supporto dei patronati, accedendo al portale Internet dell’Istituto al seguente indirizzo: www.inps.it – Servizi per il cittadino – Autenticazione con Pin – Invio domande di prestazioni a sostegno del reddito – Invio delle domande per l’assegnazione dei contributi per l’acquisto dei servizi per l’infanzia.

Le interessate dovranno:
•richiedere preventivamente il PIN “online” e convertirlo in tempo utile in PIN “dispositivo”;
•presentare preventivamente ed in tempo utile all’Inps la dichiarazione ISEE (qualora non sia già presente nelle banche dati dell’Inps una dichiarazione ISEE valida). Tale dichiarazione può essere presentata all’Istituto in via telematica o rivolgendosi ad un CAF convenzionato. Non sono previsti vincoli reddituali Finora non è mai accaduto che i fondi andassero ad esaurirsi e tutte quelle che hanno fatto domanda negli anni scorsi hanno visto accogliere la richiesta.

Informazioni necessarie per compilare la domanda:

•dati anagrafici del minore per il quale si intende effettuare la domanda (cognome, nome, codice fiscale, sesso, data di nascita, luogo, provincia e stato di nascita indirizzo, n° civico, CAP, comune, provincia e stato di residenza);
•in caso di adozione/affidamento nazionale, dati anagrafici del minore per il quale si intende effettuare la domanda, inclusa la data di adozione e di ingresso in famiglia;
•in caso di adozione/affidamento internazionale, dati anagrafici del minore per il quale si intende effettuare la domanda, inclusa la data di adozione/affidamento, data di ingresso in Italia, data di ingresso in famiglia e dati relativi alla trascrizione del provvedimento di adozione internazionale (data, provincia e comune dei registri di stato civile);
•data dell’ultimo giorno di congedo di maternità riferito al minore indicato;
•periodi di congedo parentale eventualmente già fruiti per il minore indicato;
•dati del datore di lavoro, inclusi indirizzo PEC/email;
•dati relativi al proprio inquadramento contrattuale (tipo di contratto ed eventuale percentuale di part-time);
•dati anagrafici del padre (cognome, nome, codice fiscale, data di nascita, luogo, provincia e stato di nascita indirizzo, numero civico, CAP, comune, provincia e stato di residenza);
•tipo di rapporto di lavoro del padre (lavoratore dipendente – sia del settore pubblico che del settore privato, lavoratore iscritto alla gestione separata Inps, lavoratore autonomo, lavoratore a domicilio, altra situazione lavorativa) e codice fiscale del datore di lavoro del padre;
•periodi di congedo parentale eventualmente fruiti dal padre in relazione al minore per cui si chiede il beneficio con dettaglio del datore di lavoro presso il quale ha fruito dei suddetti periodi.

Infine, l’Inps ricorda che qualora le neo mamme lavoratrici vogliano sfruttare il bonus per iscrivere il figlio o la figlia in uno degli asili pubblici o presso i servizi privati accreditati, dovranno preventivamente effettuare l’iscrizione del minore esclusivamente presso una della strutture aderenti alla sperimentazione, elencate sul sito dell’Istituto. E’ perciò necessario decidere prima il nome della struttura aderente alla sperimentazione prescelta.

E’ possibile farne domanda sino al 31 dicembre 2016 fino a esaurimento fondi.

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