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Andria – 90 immigrati ancora da accogliere, ma dove? Attesa per esiti gara indetta da Prefettura Bat

18 Aprile, 2016 | scritto da Angela Zicolella
Andria – 90 immigrati ancora da accogliere, ma dove? Attesa per esiti gara indetta da Prefettura Bat
Attualità
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Il Comune di Andria dovrebbe accogliere 200 immigrati, ma la Città non possiede un numero di strutture tali a far fronte a questa esigenza.

Cresce, infatti,  sempre più l’afflusso di immigrati sul territorio nazionale. Di qualche giorno fa, per l’appunto, le notizie degli ultimi sbarchi sulle nostre coste, fatti che impongono la necessità di organizzarne l’accoglienza, prima di pensare alle modalità per rimandare a casa chi fugge da una realtà alla quale non è possibile ritornare e che rischia la propria vita pur di allontanarsene.

Secondo quanto stabilito dalla Circolare del Ministero dell’Interno e dai criteri condivisi dal Tavolo di Coordinamento Regionale, il numero di immigrati  che la Provincia Bat dovrebbe ospitare si aggirerebbe intorno alle 554 unità così suddivise: massimo 200 ospiti in comuni oltre i 60.000 abitanti, massimo 140 ospiti nei comuni tra i 30.000 e i 60.000 abitanti, massimo 70 ospiti nei comuni con una popolazione tra 10.000 e 30.000 unità ed, infine, massimo 30 ospiti nei comuni con una popolazione fino a 10.000 abitanti.

Sulla base di quanto stabilito dalla normativa, perciò, il Comune di Andria dovrebbe accogliere 200 immigrati.

Stando a quanto dichiarato da don Geremia, direttore di Casa accoglienza “Santa Maria Goretti” , il Comune non riuscirebbe ad ospitare un numero superiore alle 110 unità, vista la reale mancanza di ulteriori strutture fisiche, oltre a quelle già esistenti, ad essa preposte.

Per cui ci chiediamo: chi si farà carico dei 90 immigrati che comunque, secondo quanto stabilito dalla normativa, il nostro comune dovrebbe accogliere?

Sembrerebbe, infatti, che nessun’altro Comune della Provincia si sia dimostrato disponibile all’accoglienza.

In linea con le direttive impartite dal Ministero dell’ Interno – Dipartimento per le Libertà Civili e l’ Immigrazione, la Prefettura Bat ha così indetto, lo scorso 23 marzo,  “un bando finalizzato all’individuazione di strutture idonee al servizio di accoglienza di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale”.

Il bando, rivolto ad Enti Pubblici, associazioni riconosciute e non riconosciute, era aperto anche a privati, che fossero “Fondazioni ed altri organismi che abbiano nei propri fini istituzionali quello di operare in un settore di intervento pertinente con i servizi di assistenza e accoglienza alla persona e che abbiano maturato comprovata esperienza in ambito SPRAR ( ovvero il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) o in progetti di accoglienza similari”, ma anche “titolari di strutture alberghiere, dotate dei requisiti di idoneità”.

Lo stesso bando richiedeva la “disponibilità a fornire il servizio di accoglienza per il numero massimo di posti di accoglienza presenti nelle strutture di cui hanno la disponibilità, al prezzo offerto in fase di gara, per il periodo compreso tra il 1 giugno e il 31 dicembre 2016“. E si specifica che “il prezzo del servizio, da corrispondere previa sottoscrizione di apposita convenzione, non potrà in ogni caso essere superiore a 35,00 euro oltre IVA, pro-capite e pro-die in analogia ai servizi dello SPRAR, che comprenda la gestione e la struttura”.
Alle ore 15 di venerdì 15 aprile, l’apertura della gara, in seduta pubblica, da parte di un’apposita Commissione. In tale occasione sono state presentate alcune offerte che ora sono al vaglio della commissione stessa. Si auspica, perciò, che l’analisi delle proposte venga svolta nel più breve tempo possibile, poiché la situazione odierna non permette ulteriori rimandi o attese.

E’  di oggi la notizia che il Prefetto della Provincia Bat, Clara Minerva, ha convocato per il 20 aprile prossimo un incontro con il presidente della Provincia Bat  e sindaci dei Comuni della stessa  per individuare soluzioni strutturali, cioè immobili da destinare all’accoglienza.

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