Il tribunale di Trani ha disposto la condanna (pena sospesa) di tre professionisti per di violazione dei lavori effettuati in un terreno adiacente a villa Lepore, nella strada vicinale Sant’Angelo e di abuso d’ufficio e falso ideologico
I provvedimenti riguardano l’ex dirigente dell’Ufficio tecnico, Giuseppe Affatato, condannato alla pena più alta, 9 mesi al proprietario del terreno e committente dei lavori, Emanuele Germinario e un anno al direttore dei lavori, Giacomo Cacchione, di Termoli.
In pratica sarebbe stato violato il codice dei beni culturali e il testo unico sull’edilizia in quanto il tribunale ha riconosciuto l’illegittimità del permesso a costruire rilasciato nel 2009 da Affatato. La documentazione sarebbe stata resa in violazione e difformità del vigente strumento urbanistico”. Secondo la Procura avrebbe violato il Piano urbanistico generale nella parte relativa ai “beni architettonici di cui al piano di tutela delle ville storiche del Comune di Trani”:
Il cantiere dove si stavano realizzando, in cemento armato, una vasca per la raccolta di prodotti di scarto di un frantoio e due digestori anaerobici per la produzione di biogas e fertilizzanti liquidi, è stato sottoposto a sequestro nel novembre 2011 dal gip Roberto Oliveri del Castillo su richiesta del pm Michele Ruggiero.
La violazione riguarda il Piano urbanistico generale nella parte relativa ai “beni architettonici di cui al piano di tutela delle ville storiche del Comune di Trani”. Il giudice ha ordinato la demolizione delle opere abusive ed il ripristino dello stato dei luoghi.
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