Con riferimento al discredito e agli allarmismi, si precisa che tale discredito qualcuno se lo procura da solo, non ha bisogno del nostro aiuto, poiché è sempre qualcun altro che diffonde, a mezzo stampa e mezzi informatici, la lieta novella che la Tassa rifiuti per l’anno corrente non è aumentata, quando invece basta confrontare la propria bolletta con la precedente per accorgersi che anche per il 2016 è cresciuta, cosa che hanno fatto tutti i cittadini andriesi che avendo appreso tali notizie erronee (da un ex assessore) si sono recati all’ufficio tributi per i chiarimenti del caso, e qui si vedono rispondere che l’aumento c’è, oltre al vedersi rinviare la risoluzione di altri problemi a qualche mese.
Con riferimento al ridimensionamento all’ufficio tributi, invece, ci basta rilevare che il primo atto dell’amministrazione insediata a fine 2009 è stato quello di pensionare il dirigente esperto e spostare tre unità con decenni di esperienza in tale servizio in altri uffici, senza tener conto dei pensionamenti pari ad altre quattro unità, il tutto con l’aumento della competente delle tassazioni locali e aumento conseguente dei carichi di lavoro. Alla luce di questo, l’amministrazione preferisce potenziare servizi in cui i carichi di lavoro si sono ridotti a causa della crisi economica. Ancora si evidenzia un problema di direzione dal momento che il funzionario esperto in tale materia, subentrato al dirigente in quiescenza, nel 2014 è stato trasferito nel comune di Trani.
Inoltre ancora una volta comunichiamo che la CGIL è abituata a rispondere con precisioni e riferimenti legislativi e/o giurisprudenziali pertanto, sotto si va a rendere comprensibili le norme cercando di semplificarle al massimo:
Altra precisazione è d’obbligo, cioè la TASI, con il fatto che in molti comuni, nonostante sia stata applicata un’aliquota maggiore, il prelievo fiscale dalle tasche dei cittadini è inferiore! Basti guardare, ad esempio, il limitrofo Comune di Barletta, che qualcuno prende sempre a paragone, cha ha applicato per l’anno 2014 l’aliquota massima, ma solo sulla prima abitazione (come la stragrande maggioranza dei comuni Italiani), nel nostro caso invece la TASI è stata applicata anche per tutte le altre unità immobiliari, anche per questo Barletta, nonostante l’aliquota più alta D’Italia, ha previsto per la TASI un gettito inferiore al nostro, e precisamente 5.100.000, invece dei nostri 5.800.000, che aveva quella più bassa! Pertanto, ogni tanto il sapiente si faccia delle domande e poi si dia delle risposte.
Essendo ancora inguaribili ottimisti, si spera sempre in un ripristino di corrette relazioni sindacali, pertanto si riconferma la richiesta questa volta pubblica a mezzo stampa di una convocazione immediata, da parte dell’amministrazione comunale, onde discutere delle molteplici problematiche della Città, poter, possibilmente senza interlocutori che hanno come unico scopo il voler far polemica.
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