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Barletta – Pellegrini pugliesi a Lourdes nel Giubileo della Misericordia

6 Luglio, 2016 | scritto da Antonella Loprieno

“Un altro pellegrinaggio, un altro momento da condividere con chi è in difficoltà. Un momento di bellezza sicuramente e di gioia”. È quanto ha dichiarato  Angela Cannone – Presidente Unitalsi di Andria prima di salire a bordo del treno bianco  che porta i pellegrini dalla Madonna di Lourdes. La Vergine Santa parla alla piccola Bernadette rivelando la bontà e la misericordia del Padre verso tutti: “Lavatevi, purificatevi, fate penitenza, ritornate al Signore, ricambiate l’amore”.

Il pellegrinaggio interdiocesano di  quest’anno coincide  con il Giubileo della Misericordia donato dal cuore grande di Papa Francesco  Partecipano le sottosezioni dell’Unitalsi di Andria, Altamura, Bari, Bitonto Brindisi e Molfetta. Oltre 700 tra pellegrini, ammalati e volontari sono partiti in treno da Barletta e in aereo.

“Siamo in tanti, siamo la sezione pugliese dell’Unitalsi in viaggio verso colei che ci aspetta sempre e dalla quale noi andiamo sempre con gioia e per ascoltarla”, afferma la presidente Angela Cannone.

A Lourdes sono andati  150 volontari e 170 persone ammalate.  La sezione pugliese organizza  5 pellegrinaggi all’anno. Il viaggio è lungo , ma c’è tanta gioia di arrivare alla grotta della Madonna. Il rientro è previsto per martedì 12 luglio.

“Io ho iniziato a 18 anni ad andare a Lourdes ha detto la presidente di Andria, andando più sul personale, e sento che c’è qualcuno che mi spinge ad andare, ma ci sono soprattutto gli ammalati che hanno bisogno di me per essere accompagnati alla grotta per trovare quella forza che può spingerli ad andare avanti”.

Trai partecipanti c’è anche un medico volontario. “Lourdes è sempre una esperienza straordinaria.  Ogni viaggio è un viaggio particolare fatto nell’amore e nella misericordia verso i malati. E’ una esperienza che ti cambia. Io consiglio a tutti i miei pazienti e amici di fare questa esperienza profonda almeno una volta nella vita perché da Lourdes si torna carichi”.

C’è anche Valeria, una ragazzina down, che dopo essere stata a Lourdes da piccola con i suoi genitori, questa volta ha deciso di andarci da sola, da volontaria. “Andare da sola per me significa avere consapevolezza di autostimarmi, di gestirmi da sola”.

Tra i pellegrini  arriva una coppia in viaggio dopo tanti anni . “Era destino che quest’anno andassimo dalla Madonna in grotta. Abbiamo scelto il treno perché il vero pellegrinaggio si fa in treno con tante ore di viaggio da condividere tutti insieme.  La vita in pellegrinaggio mette pace e quello che si vive a Lourdes  ti spinge a volte a non ritornare alla quotidianità”.

“E’ come se la Madonna ci avesse chiamato –  interviene la moglie con una particolare luce negli occhi.  Sentivo questa necessità di andare a Lourdes e non altrove. L’emozione che ognuno di noi prove è singolare, è molto forte, ti carica.  Io non chiedo il miracolo, ho soltanto fede e confido nella Madonna”.

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