Incidente ferroviario, lanterne e preghiere per ricordare tante vite spezzate

Cronaca

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Quando a piangere è il cuore non c’è bisogno di alcun invito, di alcun convincimento. Ti ritrovi in piazza insieme a miglia di gente che è lì per il tuo stesso motivo. La piazza è quella principale di Corato. Piazza Cesare Battisti davanti al Comune dove ieri sera i ragazzi del liceo classico Oriani  hanno organizzato una fiaccolata per le vie della città  per ricordare Francesco Tedone , il 17enne che ha perso la vita nel tragico incidente ferroviario e che aveva frequentato lo stesso istituto.

Gli amici di scuola, dopo aver percorso le strade della città con le fiaccole, si sono fermati davanti alla stazione e  hanno lanciato le lanterne luminose e ripetuto, come nella lettera che gli hanno scritto e indirizzata al cielo, ciao Tedò. “Lasciaci guardare il cielo mentre immaginiamo ancora che la lanterna che abbiamo lanciato stia sorvolando le nuvole…o forse l’hai afferrata al volo, si legge nella lettera”.

La giovane vittima dell’assurda tragedia era tornato dal Giappone dopo un anno con intercultura e il giorno del disastro ferroviario era andato ad Andria per incontrare un professore. A Corato in piazza  c’erano tutti i suoi amici: Stefano, Mattia, Federica, Alessia, Diaferia, Gianvito e Adriana, Massi Rosanna. C’era anche  il sindaco Massimo Mazzilli insieme agli amministratori locali, Con le istituzioni anche i ragazzi delle scuole superiori e tantissima gente, un “oceano” di gente.

Dalla fiaccolata di Corato alla veglia di preghiera di Andria voluta dal Vescovo mons. Mansi. In Cattedrale, in molti hanno assistito alla funzione in memoria di quelle vite spezzate su un binario unico della Bari nord, molte delle quali proprio andriesi.

Mons. Mansi ha ammonito i politici per la realizzazione delle opere ferroviarie. Poi ha detto: “E’ una tragedia che si poteva evitare”