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Questione rifiuti: Emilia-Romagna va in soccorso della Puglia

7 Luglio, 2016 | scritto da Antonella Loprieno
Questione rifiuti: Emilia-Romagna va in soccorso della Puglia
Ambiente
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L’Emilia-Romagna va in soccorso della Puglia sulla questione rifiuti. Per il momento saranno i termovalorizzatori di Bologna e Ferrara, ad accogliere i rifiuti del brindisino dopo il sequestro dell’autorità giudiziaria dell’impianto di Pandi. Non si esclude però, fanno sapere dal comune di Trani,  che si possa dialogare con la Regione Emilia Romagna per un soccorso anche nella Provincia Barletta Andria Trani e Comune di Corato.

Ricordiamo infatti che nei Comuni della Bat e nel Comune di Corato prosegue l’emergenza rifiuti dopo l’allarme del sindaco di Trani, Bottaro. In seguito ad una comunicazione dell’Amiu Puglia, ha riferito che a  partire dal 27 giugno l’impianto di biostabilizzazione di Passo Breccioso (Foggia), gestito da Amiu Puglia, non avrebbe potuto accogliere più di 125 tonnellate di rifiuti al giorno. Per il conferimento si procederà all’accettazione dei rifiuti secondo l’ordine di arrivo all’impianto.  Tutto questo a causa della contestuale indisponibilità delle discariche di Canosa e Andria.

La Regione emiliana, d’accordo con gli Enti locali interessati, per ora ha deciso di accogliere 20 mila tonnellate di rifiuti urbani che non possono essere conferite all’impianto brindisino. L’aiuto sarà limitato al tempo necessario: dal 12 luglio alla prima settimana di settembre. Saranno i termovalorizzatori di Bologna e Ferrara, scelti in base all’analisi dei flussi e delle dotazioni, ad accogliere i rifiuti, per un quantitativo massimo di 20 mila tonnellate, che rientra comunque nei limiti autorizzati. In particolare, 8 mila sono destinate all’impianto bolognese e 12 mila a quello ferrarese; complessivamente, si tratta quindi di circa 400 tonnellate al giorno, per 6 giorni alla settimana.

La Puglia trasferirà ai Comuni di Bologna e Ferrara i proventi della tassazione ordinaria sui rifiuti prevista per i cittadini, più un ristoro ambientale di 14 euro a tonnellata.

 

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