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Trani – Emergenza rifiuti: “L’intento è far riaprire la discarica”

3 Luglio, 2016 | scritto da Antonella Loprieno
Trani – Emergenza rifiuti: “L’intento è far riaprire la discarica”
Ambiente
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Antonella Papagni del Movimento 5 stelle di Trani interviene sul problema del conferimento dei rifiuti di Trani

E l’emergenza rifiuti si avvicina sempre più, dichiara la portavoce pentastellata. L’impianto di Passo Breccioso che accoglie i nostri rifiuti non potrà accoglierne più di 125 tonnellate al giorno. Ovviamente ci saranno disagi anche a Trani. Immaginatevi con il caldo poi…

Ed allora io non sono maga però due considerazioni le voglio fare: le politiche regionali sui rifiuti sono un disastro totale. Non c’è mai stata ne ci sarà la volontà di procedere verso una gestione virtuosa del ciclo dei rifiuti. Anzi c’è la volontà ferrea di andare verso una nuova emergenza rifiuti che veda coinvolta tutta la Puglia in modo tale da far aprire altre discariche.

E poi c’è l’amministrazione Bottaro. Del tutto allineata alle politiche regionali e completamente ferma. Non stanno mettendo in sicurezza la discarica, non pensano alla salute dei cittadini e dell’Ambiente. Pensano soltanto a come fare a riaprire la discarica…perché il loro pallino è sempre quello. Qualche domanda: E la ricapitalizzazione tanto strombazzata ai 4 venti? E la raccolta differenziata porta a porta spinta con il Conai anche questa strombazzata ai 4 venti? E la mozione per la chiusura della discarica? E il capping sui primi due lotti? E il biogas? E il percolato?

E mi fermo. Mi fermo perché la situazione è davvero vergognosa. Mi fermo perché, ancora una volta, abbiamo un’amministrazione che non pensa alla salute dei Tranesi. Ma non preoccupatevi. Noi non arretriamo di un centimetro.

Sulla stessa lunghezza d’onda è Anna Rossi del Comitato Bene Comune.

Siamo arrivati all’emergenza – dichiara Rossi -. L’impianto di Foggia limiterà l’accoglimento dei rifiuti dei comuni che vi conferiscono, tra i quali c’è quello di Trani.  Ci si accorge solo ora del rischio che corriamo e dell’enorme spesa che sosteniamo per la biostabilizzazione e il conferimento?
In realtà non c’è di che meravigliarsi. Nella pratica dello scaricabarile delle responsabilità sembra di assistere solo ad un gioco delle parti, in cui l’immobilismo di amministrazione comunale e Olga sono dovuti alla supina subalternità alla regione.
E’ evidente che l’emergenza nasce dal non aver pianificato adeguate politiche di riduzione dei rifiuti da smaltire, a partire dalla raccolta porta a porta, fino ad arrivare a tutte le buone pratiche di riduzione e reimmissione nel ciclo produzione e consumo.
E con l’emergenza, si sa, si riesce a far passare l’idea dell’opportunità della riapertura di discariche e della creazione di nuovi inceneritori. Magari spacciando la favoletta di impianti a basso impatto ambientale.
E’ ora invece di cambiare rotta per ridisegnare un futuro realmente pulito.
Di scardinare le vecchie logiche e il potere di chi ha grossi interessi intorno al businesss dei rifiuti. Ed è importante cominciare subito.

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