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Aggiornamento – Scontro treni: i macchinisti non si sono accorti dell’immane tragedia

12 Agosto, 2016 | scritto da Antonella Loprieno
Aggiornamento –  Scontro treni: i macchinisti non si sono accorti dell’immane tragedia
Cronaca
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“Tre restano i filoni d’indagine, ha detto il procuratore di Trani Francesco Giannella questa mattina in conferenza stampa, ad un mese dalla tragedia ferroviaria. È un lavoro enorme ma non trascureremo nulla”. Il procuratore è poi entrato nel merito delle indagini.
“Sono stati scaricati i dati registrati dal Dis, il driver information system, le scatole nere che registrano i dati di marcia del treno e non sono di quelli coinvolti nell’incidente ma anche degli altri treni che sono transitati nella mattinata del 12 luglio sulla tratta Andria-Corato”.
In particolare sono state riscontrate difficoltà sull’analisi dei dati perchè su alcuni dispositivi è stata riscontrata un’anomalia nella registrazione dei dati nel Dis. “Si tratta di un disallineamento fra i dati registrati in cabina di testa e in cabina di coda. Ci sono difformità cronologiche, ha detto Giannella. Le registrazioni devono essere allineate a un orologio assoluto collegato ad un gps, ma questa operazione, su alcuni treni, non è avvenuta. I consulenti hanno comunque garantito che non ostacolerà l’accertamento della dinamica. Questi dati dovranno, poi, essere confrontati con quelli contenuti nelle scatole nere, nel sistema di videosorveglianza dei treni e delle stazioni”, e solo in questo modo sarà possibile avere una “ricostruzione minuziosa degli ultimi venti minuti prima dell’impatto tra i treni”.

Il procuratore si è poi soffermato sullo scontro dei treni. “Dai dati in nostro possesso siamo certi di poter dire che quando i due treni, l’Et1021 partito da Andria e l’Et 1016 partito da Corato sono entrati in collisione. I macchinisti non si sono accorti dell’immane tragedia perchè non c’è stato alcun tentativo di frenata. Il treno partito da Andria, ha spiegato il procuratore facente funzioni, usciva dalla curva viaggiando a circa 100 km/ora perchè si era disimpegnato da una curva; il secondo convoglio invece viaggiava a quasi 90 km/h perché si immetteva nella curva”.
In chiusura di conferenza stampa, Giannella ha informato i giornalisti che dopo il sopralluogo del 19 luglio scorso sulla tratta dove è avvenuto l’incidente, i “tecnici ne hanno fatto un altro due giorni fa per mettere in sicurezza i reperti”.

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