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Canosa – Rifiuti, operai senza stipendio: sindaco al fianco dei lavoratori

19 Agosto, 2016 | scritto da Antonella Loprieno
Canosa – Rifiuti, operai senza stipendio: sindaco al fianco dei lavoratori
Ambiente
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Il sindaco ha ricevuto ieri mattina in aula consiliare, per l’ennesima volta, una folta delegazione dei lavoratori della ditta appaltatrice che si occupa della raccolta dei rifiuti di Canosa. Gli operai da tre mesi non ricevono lo stipendio.
“È diventata insostenibile quando kafkiana la situazione di padri di famiglia che non sanno, pur lavorando tutti i giorni, come sbarcare il lunario – ha dichiarato il sindaco Ernesto La Salvia -. Ho ascoltato anche oggi la loro disperata richiesta d’aiuto. Turni riferiti come massacranti, anche oltre le dodici ore, acconti di stipendio versati sui conto correnti senza avere la possibilità di verificare la busta paga: sono solo alcune delle difficoltà quotidianamente vissute da questi operai, come riferito pubblicamente in aula consiliare. Appare rocambolesca la vicenda oltre che offensiva nei confronti dei cittadini canosini. Questi infatti non solo pagano regolarmente la Tari ma attraverso l’Ente comunale sono perfettamente in regola con i trasferimenti dovuti al contraente l’appalto: l’Aro 2 Bat, ambito di raccolta ottimale di Andria. La somma, come per legge secondo quanto deliberato il 25 marzo 2012, pari a quasi 438mila euro relativi alle due mensilità (maggio e giugno), è stata infatti versata ed è a disposizione sui conti correnti bancari del consorzio Aro rifiuti, sin dai primi giorni di agosto. Sono queste le ultime fatture presentate dall’azienda e puntualmente pagate dal Comune.
Irritante è il voler mistificare con plateali quanto ridicole argomentazioni che sia il Comune a non pagare i dipendenti. Primo perché non sono dipendenti comunali; secondo perché, di chiunque siano dipendenti, al soggetto giuridico contrattualizzante il Comune paga regolarmente e tempestivamente. Abbiamo appreso dalla stampa dell’interessamento del sindacato Cgil funzione pubblica alla vicenda. E questa stessa Amministrazione ha condiviso la richiesta dell’accredito a favore del “Raggruppamento temporaneo d’imprese” al fine di consentire il pagamento degli stipendi bypassando il datore di lavoro. Ma la proposta al momento non riesce a essere attuata. Sono profondamente irritato poiché, da quanto riferito e quanto nelle carte, le parole “Impresa”, rischio d’impresa, capacità imprenditoriale, sono completamente prive di significato. Ci tornano in mente le note parole che il sindaco di Napoli, Antonio De Magistris, fuori da ogni ipocrisia ha espresso, definendo “prenditori” coloro che spesso dicono di essere imprenditori e capitali d’azienda. Gli operai hanno proposto uno sciopero che, come hanno valutato i sindacati stessi, li danneggerebbe ulteriormente: oltre all’inganno di non essere pagati, subirebbero la beffa di essere diretti responsabili dell’interruzione di “pubblico servizio” e quindi direttamente perseguibili dalla legge.
Come si fa a spiegare ad un qualunque cittadino che tutto quanto viene pagato dal Comune per il servizio di igiene urbana, ma che i soldi non finiscono nelle tasche delle famiglie degli operai? Chiederò un incontro ufficiale con il presidente dell’Aro, il sindaco di Andria Nicola Giorgino, alla presenza dei responsabili della mandataria “Sangalli”, affinché, sanata la debitoria, si trovi una soluzione radicale all’oramai incancrenito e ripetitivo modo di fare; e non escludo la possibilità di coinvolgere la Prefettura non potendo sottovalutare che il comprensibile disagio degli operai può sfociare in manifestazioni che possano arrivare a compromettere anche l’ordine pubblico. Il Comune di Canosa – conclude il sindaco La Salvia – , sempre presente agli incontri dell’Aro, chiede con forza la salvaguardia dei diritti dei lavoratori a valle di una ineccepibile quanto trasparente procedura di adempimento agli obblighi contrattuali nei confronti delle ditte”.

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