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Trani come Hollywood per Renzo Arbore e Orechestra Italiana

4 Agosto, 2016 | scritto da Antonella Loprieno
Trani come Hollywood per Renzo Arbore e Orechestra Italiana
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“Trani era per me Hollywood”, dichiarato Renzo Arbore che a Trani con l’orchestra italiana ha infiammato Piazza Duomo con il suo vasto repertorio. Tutti in piedi gli spettatori a cantare e a seguire il ritmo della musica proposta dal mattatore foggiano. Tre ore di concerto e musica pura con l’orchestra italiana che con maestria ha seguito i ritmi e le musiche dello showman .

Arbore si è dimostrato un grande artista non solo per le sue peripezie musicali ma per l’umanità dimostrata nel suo soggiorno tranese. Non ha dimenticato gli organizzatori dell’evento Fuori Museo, la fondazione SECA di Isabella e Natalino Pagano e i ragazzi del filo d’oro e di Molfetta che ha avuto il piacere di incontrare nella mattinata che ha preceduto il concerto.

Apertura dedicata a Maruzzella, come sempre nei suoi spettacoli in giro per il mondo e le foto di Roberto Murolo. Si toglie il cappello bianco quando sale a sul palco perché dice: “Trani e Trani, è magica”.

Tanti i brani proposti mescolando la musica napoletanao con quella italiana, dal swing alle musiche classiche. Spazio per l’intramontabile “O Sarracino”, e poi Arbore inizia a raccontare qualche aneddoto: “Lei è meglio da vivo” gli è stato detto spesso dalla gente che lo incontrava, al teatro Bellini c’era scritto “Renzo Arbore è tutto esaurito. Si prega di non insistere” oppure la richiesta  di selfie vicino ad una bara in chiesa”. Poi torna la musica con Guaglione e Pecché nun ce ne jammo in America cantata a Cracovia alla giornata mondiale della gioventù.

Non solo maestri di musica, ma grandi voci quelle degli orchestrali: la cantante Barbara Bonaiuto con “Voce ‘e notte” e Cançao do mar dedicata  “a Trani ed al suo mare, che, dice Arbore, e è anche il mio, l’Adriatico”; Gianni Conte con Dicitencello vuje e Nessun dorma accompagnata dai mandolini che con l’Orchestra italiana sono tornate a rifiorire. Omaggio anche a Domenico Modugno con Piove e al swing, tanto caro ad Arbore. Ancora un aneddoto sul cavallo dei pantaloni che ha suscitato attimi di grande buonumore tra il pubblico che ha partecipato al concerto con grande entusiasmo e vivacità soprattutto nel finale.

Comme facette mammeta,  Aummo aummo,  O surdato nnammurato e O sole mio e gli intramontabile “Ma la notte no”, Vengo dopo il tiggi’ e Luna rossa. Chiude con Il materasso e Cacao Meravigliao”.

Fuori Museo torna sabato 6 agosto con una grande interprete dalla voce inconfondibile, Malika Ayane.

Sabato 6 agosto per via della concomitanza Matrimonio Re Manfredi – concerto Malyka Ayane, via prologo sarà chiusa al traffico mentre l’area portuale resterà aperta (varchi disattivati).

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