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Trani – Il Sindaco replica alle accuse infondate e calunniose di Trani#ACapo. Il video

5 Ottobre, 2016 | scritto da Antonella Loprieno
Trani – Il Sindaco replica alle accuse infondate e calunniose di Trani#ACapo. Il video
Attualità
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Da qualche tempo a Trani assistiamo ad un botta e risposta che pare lasciare il tempo che trova. Il movimento Trani#ACapo di Antonio Procacci evidenzia alcune problematiche e prontamente il sindaco o gli amministratori replicano. Una querelle che va avanti ormai da diversi mesi e l’ultima è giunta questa mattina. Ripercorriamo le tappe.

Dopo la conferenza stampa di Procacci, durante la quale informava la città di aver depositato in procura a Trani e alla Corte dei Conti tre esposti riguardantI, il ristorante realizzato all’interno della chiesa di Sant’Antuono, i crediti di Amet e gli oneri del Contratto di Quartiere 2, il sindaco Bottaro sulla sua pagina facebook ha pubblicato un suo video di risposta a Procacci in merito al contratto di quartiere.
Il sindaco si dice stanco delle provocazioni e delle calunnie del movimentoTrani#ACapo e afferma che quando alludono ad una compiacenza dell’amministrazione nei confronti di Graziano o di altre aziende per il Contratto di Quartiere “dicono falsità”. Documenti alla mano, come si vede nel video, Bottaro dimostra che “per la prima volta l’amministrazione dopo aver concesso una dilazione alla ditta Graziano, ha verificato le polizze fideiussorie, constatandone la veridicità delle stesse e che al mancato pagamento ha chiesto agli uffici comunali competenti di mettere in atto ogni azione giuridica per il recupero della somma dovuta dalla ditta Graziano. In conferenza Trani a Capo ha precisato che L’ivas ha dichiarato che dal 9 settembre la Gable non è più in condizioni di rilasciare nuove polizze, ma tutte quelle emesse sono valide”.
Un modo di fare politica dunque che al sindaco non piace. Per questo invita il movimento a fare opposizione nelle sedi opportune e non in Procura. “Ho estremo rispetto per la magistratura. Voi avete dimenticato una cosa importane, che io sono una persona perbene e che non ho paura dei vostri esposti. Ma vi invito a riflettere, dietro la politica ci sono persone con le loro famiglie che non meritano di essere continuamente offese e calunniate”.

Pensavamo fosse terminata qui la vicenda, il botta e risposta. E invece dopo il chiarimento video del sindaco, è giunta a tempi record la risposta di Trani#ACapo che pubblichiamo di seguito.

Abbiamo ascoltato la risposta del sindaco Bottaro alla nostra conferenza stampa. Il sindaco parla, mostra documenti, ma non dice le cose essenziali. La polizza è stata incassata? Sono arrivati i soldi al Comune? Per le fideiussioni a prima richiesta servono non più di 30 giorni. Il palazzo è ancora in costruzione, gli operai sono a lavoro: da luglio occorre così tanto per revocare un permesso a costruire? Ma come, Amiu è riuscita in meno di un mese a chiudere una transazione e ad assumere a tempo indeterminato 10 lavoratori (fra cui il cognato del sindaco) e il Comune non riesce in tre mesi a bloccare un cantiere?
Il sindaco poi ha ribadito una cosa che gli abbiamo contestato e cioè di aver dichiarato che se recupera tutti i soldi non c’è bisogno di revocare il permesso e il palazzo può essere terminato. Ma nell’atto di dilazione questo non è previsto. Quindi sostanzialmente il sindaco sta affermando alla città interna che nei contratti può essere stabilita qualsiasi cosa, tanto poi il Comune fa come gli pare. Il sindaco Bottaro può dire tutto quello che vuole, ma la verità è che le cose stanno esattamente come abbiamo detto noi: sono passati oltre tre mesi da quando l’impresa Graziano non ha ottemperato a quanto previsto dalla transazione e al Comune non s’è visto neanche un centesimo e il palazzo è ancora in costruzione. Le chiacchiere, sindaco Bottaro, stanno a zero sindaco. E il fatto di aver scritto ai dirigenti, come dovrebbe sapere, non lo mette al riparo, soprattutto in considerazione del fatto che queste circostanze ormai, grazie a Trani#ACapo, sono di dominio pubblico.

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