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Trani – Contratto di quartiere, dopo l’esposto di Trani a Capo, indagini prorogate

4 Novembre, 2016 | scritto da Antonella Loprieno
Trani – Contratto di quartiere, dopo l’esposto di Trani a Capo, indagini prorogate
Attualità
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Altri sei mesi di indagini relative al contratto di quartiere Sant’Angelo. La decisione è stata presa dal Gip del Tribunale di Trani, Grazia Caserta, su richiesta del Pm, Michele Ruggiero. Al momento sono cinque le persone iscritte nel registro degli indagati: gli ex dirigenti comunali, Giuseppe Affatato e Antonio Modugno, e i costruttori Giambattista Scaringi, Cosimo Damiano Manna e Gerardo Graziano. Sono accusati, a vario titolo, di truffa, abuso d’ufficio e corruzione.
La conclusione delle indagini sarebbe dovuta scadere lo scorso 19 ottobre ma alcuni giorni prima è giunto al sostituto procuratore Ruggiero l’esposto del movimento politico Trani a capo. Pertanto le indagini sono state prorogate di altri sei mesi e si concluderanno il prossimo 18 aprile 2017

Alla base dell’inchiesta, il mancato pagamento degli oneri da parte delle tre imprese costruttrici al Comune di Trani per la costruzione di edifici nel quartiere Sant’Angelo. Al momento solo con le imprese Graziano e Gramc, il comune ha sottoscritto un piano di rientro, con Manna e Scaringi invece il comune sta procedendo. Il problema sono le fideiussioni rilasciate dalle imprese costruttrici, che pare siano inaffidabili. Pertanto il comune rischia di non incassare la somma di 8 milioni di euro.
Attualmente la Gra.Mc., società che ha rilevato il ramo d’azienda dalla Graziano, sta continuando a costruire l’ultimo lotto di palazzi previsti nella convenzione con l’impresa Graziano.
Convenzioni firmate, fra 2009 e 2010, quando i massimi dirigenti comunali erano Giuseppe Affatato e Antonio Modugno.

Copia dell’esposto

AL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA
TRANI

OGGETTO: ESPOSTO SU “ONERI CONTRATTO DI QUARTIERE II – TRANI”.

Preg.mo Procuratore della Repubblica, i sottoscritti Antonio Procacci, Aldo Procacci e Maria Grazia Cinquepalmi, in qualità rispettivamente di portavoce del movimento Trani#ACapo e Consiglieri del Comune di Trani, eletti nella lista del succitato movimento, espongono quanto segue:
In data 1° marzo 2016 il Comune di Trani ha siglato con le imprese Graziano Srl e Gra.Mc. Srl un atto di dilazione del pagamento degli oneri aggiuntivi con relativi interessi, del contenzioso emergente e del residuo contributo di costruzione Lotti E2 ed E3 nell’ambito del cosiddetto “Contratto di Quartiere II” (convenzione 03/02/2010). Attraverso l’atto di dilazione le due imprese si impegnavano a pagare “senza alcuna riserva o eccezione” i crediti vantati dal Comune di Trani “definiti e riconosciuti dalla società Graziano Srl” (allegato 1)
Nell’art. 3 dell’atto di dilazione viene stabilito che “l’omesso adempimento ad uno solo dei termini di scadenza dei pagamenti”, “determinerà la rescissione della convenzione, con conseguente immediata revoca del Permesso di Costruire ed il diritto del Comune di esigere immediatamente e per l’intero tutto il credito residuo vantato sia nei confronti della Impresa Graziano Srl sia nei confronti della Gra.Mc. Srl” (allegato 1)
La prima scadenza era fissata al 30 giugno 2016 e la società Graziano ha adempiuto solo parzialmente, non versando nel termine pattuito la somma di Euro 739.105,33, come risulta dalla raccomandata inviata dal Comune di Trani alla società che ha emesso le polizze fidejussorie (allegato 2)
Ci risulta che i lavori di costruzione del fabbricato stiano procedendo, pertanto il Comune di Trani, a tre mesi dal mancato adempimento della prima scadenza dell’atto di dilazione, non ha ancora provveduto a revocare il Permesso di Costruire
A tre mesi dal mancato adempimento della prima scadenza dell’atto di dilazione il Comune di Trani non ha ancora provveduto a richiedere ad entrambe le società il pagamento di tutto il credito residuo vantato, come previsto dall’art. 3 dell’atto di dilazione (allegato 1)
In data 27 luglio 2016 il Comune di Trani ha chiesto il pagamento delle polizze fidejussorie rilasciate dalla società Gable Insurance A.G., con sede nel Liechtenstein, ma non risulta, che a due mesi dalla richiesta, al Comune di Trani sia arrivato alcun bonifico (allegato 2)
L’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni (Ivass) il 16 settembre scorso ha reso noto che l’Autorità di Vigilanza del Liechtenstein in data 7 settembre 2016 ha adottato il divieto di concludere nuovi contratti e di disporre del proprio patrimonio nei confronti di Gable Insurance Ag (allegato 3)
Sin dal 25 febbraio 2016 il nostro movimento ha segnalato al dirigente dell’Area Lavori Pubblici, che ha poi siglato il primo marzo successivo l’atto di dilazione, che l’Ivass aveva reso noto che erano state segnalate polizze fidejussorie contraffatte intestate alla Gable Insurance Ag (allegato 4)
Con raccomandate datate 6 ottobre 2014, l’allora dirigente dell’Area Urbanistica del Comune di Trani, ing. Michele Stasi, chiedeva ai rappresentanti legali della società Graziano Srl e delle A.T.I. Scaringi e Manna se fossero valide le polizze fidejussorie rilasciate all’atto della stipula delle Convenzioni per gli interventi costruttivi nell’ambito del Contratto di Quartiere II, manifestando in questo modo dubbi al riguardo (allegati 5-6-7)
In data 11 novembre 2015 il nostro movimento ha depositato un’istanza di accesso agli atti, mai riscontrata, attraverso la quale chiedevamo, fra le altre cose, perché non sono state escusse le polizze fideiussorie per recuperare i crediti che il Comune vanta nei confronti dei costruttori Scaringi, Manna e Graziano
Alla luce dei fatti esposti ed anche in considerazione dei chiacchierati rapporti in essere fra alcuni esponenti politici locali e le imprese Graziano, Scaringi e Manna, chiediamo a codesta Autorità Giudiziaria di verificare:
Chi e perché ha permesso a queste imprese di completare quasi totalmente i propri edifici senza che fossero prima incassati oltre 8 milioni di euro dovuti al Comune di Trani
Se le polizze rilasciate nel 2010 dalle tre imprese fossero valide oppure no
Chi e perché non ha provveduto ad incassare le suddette polizze
Chi e perché sta consentendo il ripetersi della storia, consentendo alla Gra.Mc., che ha rilevato il ramo d’azienda dalla Graziano, di continuare a costruire un edificio in contrasto con quanto previsto dall’atto di dilazione
Se è vero che il finanziamento chiesto e ottenuto nel 2015 dall’amministrazione comunale per il completamento del Parco di via Polonia, che si sarebbe dovuto realizzare con i soldi degli oneri aggiuntivi del Contratto di Quartiere, può costare la nullità della convenzione del 2010, permettendo ai costruttori di non versare più un euro al Comune di Trani e, nel caso, chi e perché ha permesso questo.
Pregiatissimo Procuratore, sul Contratto di Quartiere II ci sarebbe tanto altro da dire e su cui indagare. Il nostro auspicio è però quantomeno che si eviti un ulteriore danno per i cittadini di Trani, consentendo ad imprese che hanno costituito e venduto i loro appartamenti di non pagare quanto dovuto, probabilmente godendo della protezione di qualcuno.
Si chiede di essere informati dell’eventuale archiviazione del presente esposto.
Si allegano i documenti richiamati.
Con osservanza.
Trani, 3 ottobre 2016

Antonio Procacci
Cataldo Procacci
Maria Grazia Cinquepalmi

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