Inaugurato a Trani il 41^ anno accademico dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose San Nicola Pellegrino. Presenti, il direttore dell’istituto prof. mons. Domenico Marrone, mons. Giuseppe Pavone vicario generale dell’Arcidiocesi di Trani Barletta Bisceglie. La prolusione è stata affidata al prof. Brunetto Salvarani. Tema: “Molte volte e in diversi modi. Il dialogo come stile” Teologo, giornalista e scrittore, Brunetto Salvarani dirige la rivista ‘QOL’. Docente di Missiologia e Teologia del dialogo presso la Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna di Bologna, fa parte della redazione della trasmissione RAI 2 ‘Protestantesimo’ ed è presidente dell’Associazione degli ‘Amici di Nevè Shalom’ – ‘Waahat as-Salaam’.
Il tema del dialogo tra le religioni è molto attuale in questo particolare periodo storico, ha dichiarato prof. Brunetto Salvarani. Infatti è proprio da una storia di guarigione che parte il suo discorso. Il dialogo è un punto di partenza indispensabile e allora, dice Salvarani “perchè il racconto non guarisce più? Siamo noi che sbagliamo strada?. Siamo passati dal tempo dei praticanti a quello dei pellegrini come San Nicola. Mentre fino ad ora eravamo abituati a pensare alla religione come a qualcosa di statico che non cambia
Ora, invece, c’è un’Italia delle religioni, le cui chiavi di lettura non possediamo ancora
Dobbiamo educarci al dialogo anche se ne paghiamo le conseguenze. Quando parlavamo di un induista eravamo abituati a pensare che abitava lontano e che del suo mondo ci affascina lo yoga e il Corano. Ora invece è possiamo incontrarlo qui da noi e non per parlare di religione ma per vivere. Ebrei, musulmani esistono prima dei cristiani, eppure non avevamo radicato la loro idea di esserci e questo perchè l’ Europa era troppo ricca per pensare ad altri, Gesù era ebreo e per 19 secolo lo abbiamo allontanato come idea. Insomma per il prof. Salvarani, Dio sta cambiando indirizzo e vuole più religioni. Di qui la necessità passare ad un pluralismo non di fatto perché e partire dalla vita quotidiana per arrivare al dialogo religioso. Spesso sottolineiamo le differenze e non le cose che abbiamo in comune eppure è la diversità che ci fa innamorare.”
Il prof. Salvarani in conclusione ha dichiarato che “il dialogo è fatto anche di ascolto e non di sentire. Il dialogo è un processo di umanizzazione dovuto alla curiosità. Papa Francesco infatti fa il dialogo che è uno stile di vita più che un contenuto!.
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