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Trani – Ridondanza e formazione nella scuola moderna. Le riflessioni dell’assessore Di Lernia

14 Novembre, 2016 | scritto da Antonella Loprieno
Trani – Ridondanza e formazione nella scuola moderna. Le riflessioni dell’assessore Di Lernia
Attualità
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L’articolo del Prof. Vavalà mi trova completamente d’accordo e mi stimola molto. E vorrei, perciò, provare a giustapporre un paio di brevi considerazioni al fine, almeno nelle mie intenzioni, di allargare il quadro del ragionamento, nella speranza di un grado di coerenza concettuale complessiva accettabile e proficuo.
L’eccesso di ridondanza (nella sua accezione informatica originaria di disturbo) è diventato un fattore di dettaglio, seppur determinante, di questa epoca la cui caratteristica principale è l’ipercomplessità. È in questo meta-contenitore che la scuola occidentale, con la sua tradizione deterministica e riduzionistica, si dimena in un corpo-a-corpo con la realtà, intesa sia come gf ciò che già esiste a prescindere da noi e sia come ciò che costruiamo con le nostre azioni conoscitive. Un corpo-a-corpo che non avrebbe nessuna possibilità di vincere se non fosse che è essa stessa l’autorità che stabilisce in capo a chi sta la vittoria, se non fosse che non esiste, su questo punto, un giudice terzo. In questo senso, l’autoreferenzialità della scuola occidentale è il principale ostacolo alla promozione di una ridondanza del secondo tipo (quello proposto dal Prof. Vavalà come filtro critico) oltre che il suo stesso principale limite.
Ancora: c’è da mettere attenzione sul nesso stringente tra capacità critica e salute mentale, soprattutto ma non solo, nei giovani studenti. Uno delle principali sofferenze del nostro tempo è la sofferenza, silenziosa e non riconosciuta, che deriva a un primo livello dal sovraccarico di stimoli e a un secondo livello dal sovradimensionamento di dimensioni (ipercomplessità, appunto). L’umanità si sta autonomamente attrezzando modificando radicalmente ma lentamente le proprie strutture cognitive, ma siamo ancora inadeguati rispetto al compito. Alla capacità di ridondanza critica deve affiancarsi la capacità di ridondanza cognitiva, se posso entrare nello spazio dialettico proposto da Vavalà. È in ballo qualcosa di molto più grande di noi ed anche della scuola stessa.
Felice Di Lernia


La riflessione del prof. Luigi Vavalà

https://www.batmagazine.it/news/2016/11/11/trani-ridondanza-e-formazione-nella-scuola-moderna-le-riflessioni-del-prof-luigi-vavala/

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