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Pranzo di Natale: rischio sprechi per 230 milioni

19 Dicembre, 2016 | scritto da Chiara Rutigliano
Pranzo di Natale: rischio sprechi per 230 milioni
Attualità
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Tra pochi giorni il Natale e cominciano i preparativi per le tavole di rito. Anche quest’anno a riempire i carrelli della spesa degli italiani saranno i cibi della tradizione. Forse anche troppo perchè c’è il rischio di sprechi che la Cia-Confederazione Italiana degli Agricoltori – stima in 230 milioni di euro, l’equivalente di un + 9% in termini di valore del cibo in surplus che verrà acquistato negli ultimi giorni di dicembre. La Cia allora consiglia di scrivere una lista accurata dei beni alimentari prima di recarsi nei punti vendita per evitare di ritrovarsi nelle buste cibi che non verranno poi utilizzati.

Altra indicazione è di carattere solidale: in dieci giorni di festa le famiglie italiane spenderanno in media per la tavola una cifra intorno ai 300 euro, con una movimentazione complessiva pari a 3 miliardi di euro circa. Basterebbe che ogni famiglia acquistasse almeno un prodotto enogastronomico proveniente dalle aree terremotate dell’Appennino centrale per dare un’iniezione di fiducia alle aziende colpite dalla tragedia del sisma. Sul podio degli acquisti “top” i dolci a partire da pandoro e panettone, carne e pesce per il 24 e tanto spumante per i brindisi.

Bene anche leguminose, spinte dalla tradizione delle lenticchie per l’ultimo dell’anno. In questo mese di dicembre gli italiani, secondo la Cia, sborseranno per la spesa alimentare oltre 15,3 miliardi, di cui 1,3 miliardi di euro in cibi che non verranno consumati. Nonostante i miglioramenti registrati negli ultimi anni sul fronte degli sprechi e il varo di una legge ad hoc per contenerne gli effetti, la strada virtuosa “anti-spreco” è dunque ancora lunga.

 

di Chiara Rutigliano

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