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Protezione Civile Puglia, Mennea: “Seguo costantemente la situazione in Abruzzo”

22 Gennaio, 2017 | scritto da Antonella Loprieno
Protezione Civile Puglia, Mennea: “Seguo costantemente la situazione in Abruzzo”
Attualità
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Ruggiero Mennea, presidente del comitato permanente di Protezione civile regionale e consigliere regionale segue attentamente e con costante trepidazione l’immane tragedia che ha colpito l’Abruzzo, in particolare la situazione all’hotel Rigopiano dove uomini-eroi scavano senza sosta. Mercoledì 18 gennaio una slavina di 120 mila tonnellate si è abbattuta sull’albergo che ospitava in quel momento 40 persone. Il Palasport di Penne si e’ trasformato in un campo base, per ospitare squadre di soccorritori che si riposano tra un turno e l’altro. Ci sono gruppi di vigili del fuoco, della Croce Rossa e della Protezione civile, del Soccorso alpino nazionale.

Solo chi non conosce come funziona il sistema di protezione civile polemizza durante l’emergenza che stiamo vivendo, dichiara Ruggiero Mennea alla redazione di Batmagazine. I primi responsabili di Protezione civile sono i sindaci che se non attivano tutte le procedure contenute nei piani comunali di Protezione civile, con il relativi piani di emergenza, non fanno arrivare le informazioni corrette ai vertici della protezione civile superiori, che sono quella regionale e quella nazionale.

Oggi il vero problema è quello di aggiornare questi piani, compresi i piani neve che devono essere adeguati non solo alle condizioni che ciclicamente si verificano, ma devono essere anche adeguate ai nuovi cambiamenti climatici.
Solo se questi strumenti sono adeguati possono rispondere alle esigenze di tempestività dei soccorsi che passa prima dalla tempestività delle comunicazioni delle informazioni precise.
Questo processo in Puglia è già partito da diversi mesi e nei prossimi mesi sarà attuato un percorso innovativo che aggiorna il sistema di protezione civile con criteri innovativi e con strumenti tecnologicamente avanzati, sia per monitorare i rischi sia per velocizzare i flussi di informazione proprio per consentire un intervento preciso e tempestivo. Bisogna anche mettere a punto un sistema di coordinamento tra sindaci, le prefetture e il sistema di protezione civile regionale e nazionale, collegato in maniera efficiente. Quindi, prosegue Mennea, le polemiche le lasciamo a chi non sa, non conosce e si diverte solo ad accusare anziché imparare il funzionamento di tutto il sistema. Finiamola con i campioni di demagogia. Lo sciacallaggio è l’esatto contrario della solidarietà. Lo sciacallo si nutre di retorica. La Protezione civile nazionale regionale agisce dopo aver ricevuto l’input dal sindaco che applica il piano comunale di Protezione civile. Questo è il funzionamento corretto.
Chi non lo conosce si assume delle responsabilità.

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