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Scontro treni: Commissione d’inchiesta, chiarire competenze vigilanza

26 Gennaio, 2017 | scritto da Antonella Loprieno
Scontro treni: Commissione d’inchiesta, chiarire competenze vigilanza
Attualità
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Per la presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sugli infortuni sul lavoro, Camilla Fabbri, “il tema della confusione di competenze statali e regionali nella vigilanza sulle tratte ferroviarie” è un “nodo problematico” e quindi occorre “una maggiore chiarezza e coerenza normativa”. Fabbri lo evidenzia in una nota diffusa al termine dell’audizione, oggi a Roma, del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, nell’ambito dell’inchiesta, aperta dalla stessa Commissione, sul disastro ferroviario avvenuto lo scorso 12 luglio in Puglia quando, sulla tratta a binario unico Andria-Corato, due convogli della Ferrotramviaria si scontrarono frontalmente causando la morte di 23 persone.
Fabbri sottolinea che Emiliano, il quale ha proposto di dare anche alle Regioni poteri di controllo sulle ferrovie concesse, “ha fornito un contributo utile di cui terremo sicuramente conto perché è uno degli elementi di criticità che si sono posti all’ attenzione della stessa Commissione. “Il nodo problematico – sottolinea la presidente della Commissione – riguarda il tema della confusione di competenze statali e regionali nella vigilanza sulle tratte ferroviarie. Per questo c’è la necessità di una maggiore chiarezza e coerenza normativa come indicheremo nella nostra relazione. Ci sono state probabilmente – prosegue Fabbri – una serie di concause che possono, purtroppo, aver provocato l’incidente verificatosi il 12 luglio scorso sulla tratta Andria-Corato, come abbiamo avuto modo di constatare in occasione della missione istituzionale sul luogo del disastro”.
Alla magistratura, che proprio l’altro ieri abbiamo audito nella persona del Procuratore di Trani, dottor Francesco Giannella – aggiunge Fabbri – spetterà il compito di individuare le singole responsabilità. La nostra Commissione deve accertare, invece, in riferimento alla sicurezza dei lavoratori e dei cittadini, le negligenze e le omissioni del sistema di sicurezza dei trasporti ferroviari, per poter fornire un contributo anche in termini di proposta legislativa”. Si deve evitare che, tra le pieghe della confusione normativa – rileva – si possano annidare le omissioni che provocano disastri”. Nelle prossime settimane, dopo l’audizione del ministero dei Trasporti – conclude – chiuderemo l’inchiesta e la relazione da presentare al Parlamento”.

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