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“La Puglia protagonista al “Giro d’Italia dei Sapori 2017” con il ristorante Borgo Montegrosso”

3 Marzo, 2017 | scritto da Redazione
“La Puglia protagonista al “Giro d’Italia dei Sapori 2017” con il ristorante Borgo Montegrosso”
Attualità
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E’ toccato al Ristorante “Borgo Montegrosso”, il compito di rappresentare la Puglia in occasione della tappa marchigiana del “Giro d’Italia dei Sapori 2017”, svoltasi presso La Lanterna di Fano. La kermesse culinaria, che ha richiamato anche in questa circostanza una platea folta ed appassionata di gourmet, ha visto indiscussi protagonisti i due patron Riccardo Liso e Giacomo Sinisi, ambasciatori dei prodotti più tipici e dei vini più robusti del territorio murgiano. “Finalmente – ha spiegato il padrone di casa, Flavio Cerioni, abbiamo l’occasione di poter incontrare una delle realtà enogastronomiche del nostro Paese dove più forte e indissolubile è il legame della cucina con la tavola dei contadini e dei pastori e con i ritmi della terra e della transumanza. Solo attraverso la conoscenza, la difesa e la riproposizione di questo patrimonio culturale – perché la cucina è prima di tutto cultura – potremo tutelare la conservazione dei nostri territori e garantire loro un futuro fondato su uno sviluppo equilibrato e rispettoso dell’ambiente”.

Nel presentare il menu della serata, Riccardo Liso e Giacomo Sinisi non hanno mancato di spendere parole di affetto verso Montegrosso “antico Borgo dell’entroterra di Andria, retaggio della Riforma Agraria, dove permangono intatte le tradizioni dei nostri avi ed il rispetto per i frutti della terra. Ogni piatto che vi proporremo, nella sua semplicità e genuinità, racconta una delle cento storie della Murgia: dai formaggi di masseria alle erbe spontanee, dal pane fatto in casa alle carni dell’ovile, dalle mandorle ai legumi”. Gran parte dei prodotti utilizzati rappresenta il risultato straordinario di una economia sostenibile, che si sta sviluppando nell’area di Montegrosso, dove contadini, ortolani, panificatori, olivicoltori e viticoltori, pastori, macellai, artigiani sono i referenti di una proposta turistica alternativa e vincente”.

Imponente il menu che ha messo a dura prova la gola e lo stomaco degli avventori: dal tagliere di formaggi e salumi del Parco Nazionale, agli sponsali caramellati; dalle frittelle di lampascioni e borragine, alla salsiccia affumicata di asino con seme di finocchio; dalla pasta fresca con burrata, pesto di borragine e mandorla di Toritto, alle orecchiette con “misciska” affumicata di manzo, semi di finocchio e pomodorini; dalla misticanza di verdure, alla carne di agnello, ai dolci di mandorla. Il tutto accompagnato da un grande extravergine di oliva cultivar coratina “Pasquale Chieppa” e dai rinomati vini della Cantina Torrevento

A rappresentare il territorio anche Giacomo Bonizio, presidente del Consorzio VigneCantine e Nicola Miracapillo, vice presidente della Cooperativa Coloni di Montegrosso. Entrambi hanno ricordato “che la cucina autentica Murgiana non potrà mai prescindere dalla Terra. Terra arida, aspra, pietrosa ma generosa, dove le colture della vite, dell’olivo e del mandorlo costituiscono l’identità più profonda del territorio. E che la cucina del ristorante Borgo Montegrosso sa interpretare nella maniera più sapiente”.

E’ toccato al Ristorante “Borgo Montegrosso”, il compito di rappresentare la Puglia in occasione della tappa marchigiana del “Giro d’Italia dei Sapori 2017”, svoltasi presso La Lanterna di Fano. La kermesse culinaria, che ha richiamato anche in questa circostanza una platea folta ed appassionata di gourmet, ha visto indiscussi protagonisti i due patron Riccardo Liso e Giacomo Sinisi, ambasciatori dei prodotti più tipici e dei vini più robusti del territorio murgiano. “Finalmente – ha spiegato il padrone di casa, Flavio Cerioni, abbiamo l’occasione di poter incontrare una delle realtà enogastronomiche del nostro Paese dove più forte e indissolubile è il legame della cucina con la tavola dei contadini e dei pastori e con i ritmi della terra e della transumanza. Solo attraverso la conoscenza, la difesa e la riproposizione di questo patrimonio culturale – perché la cucina è prima di tutto cultura – potremo tutelare la conservazione dei nostri territori e garantire loro un futuro fondato su uno sviluppo equilibrato e rispettoso dell’ambiente”.

Nel presentare il menu della serata, Riccardo Liso e Giacomo Sinisi non hanno mancato di spendere parole di affetto verso Montegrosso “antico Borgo dell’entroterra di Andria, retaggio della Riforma Agraria, dove permangono intatte le tradizioni dei nostri avi ed il rispetto per i frutti della terra. Ogni piatto che vi proporremo, nella sua semplicità e genuinità, racconta una delle cento storie della Murgia: dai formaggi di masseria alle erbe spontanee, dal pane fatto in casa alle carni dell’ovile, dalle mandorle ai legumi”. Gran parte dei prodotti utilizzati rappresenta il risultato straordinario di una economia sostenibile, che si sta sviluppando nell’area di Montegrosso, dove contadini, ortolani, panificatori, olivicoltori e viticoltori, pastori, macellai, artigiani sono i referenti di una proposta turistica alternativa e vincente”.

Imponente il menu che ha messo a dura prova la gola e lo stomaco degli avventori: dal tagliere di formaggi e salumi del Parco Nazionale, agli sponsali caramellati; dalle frittelle di lampascioni e borragine, alla salsiccia affumicata di asino con seme di finocchio; dalla pasta fresca con burrata, pesto di borragine e mandorla di Toritto, alle orecchiette con “misciska” affumicata di manzo, semi di finocchio e pomodorini; dalla misticanza di verdure, alla carne di agnello, ai dolci di mandorla. Il tutto accompagnato da un grande extravergine di oliva cultivar coratina “Pasquale Chieppa” e dai rinomati vini della Cantina Torrevento

A rappresentare il territorio anche Giacomo Bonizio, presidente del Consorzio VigneCantine e Nicola Miracapillo, vice presidente della Cooperativa Coloni di Montegrosso. Entrambi hanno ricordato “che la cucina autentica Murgiana non potrà mai prescindere dalla Terra. Terra arida, aspra, pietrosa ma generosa, dove le colture della vite, dell’olivo e del mandorlo costituiscono l’identità più profonda del territorio. E che la cucina del ristorante Borgo Montegrosso sa interpretare nella maniera più sapiente”.

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