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Barletta – Atp, Bedene batte Elias e vince il challenger “Città della Disfida”

16 Aprile, 2017 | scritto da Antonella Loprieno
Barletta – Atp, Bedene batte Elias e vince il challenger “Città della Disfida”
Sport
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Non c’è due senza tre. Il britannico Aljaz Bedene vince per la terza volta il challenger “Città della Disfida” (montepremi 43mila euro), dopo i successi conquistati nelle edizioni del 2011 e 2012. Il tennista di origini slovene supera in finale il portoghese Gastao Elias sul campo centrale del circolo tennis “Hugo Simmen” di Barletta. La minaccia della pioggia non smorza gli entusiasmi e le presenze del pubblico pugliese, dopo una settimana di grande partecipazione al torneo internazionale. Anche oggi, domenica di Pasqua, c’erano 1500 spettatori divisi tra appassionati, amanti dello sport e semplici curiosi. Presenze ripagate dallo spettacolo offerto dai due finalisti che hanno confermato l’altissimo livello raggiunto dalla competizione organizzata da Enzo Ormas, anche direttore tecnico del torneo.
All’inglese, attualmente numero 76 nel ranking Atp, sono bastati due set (76, 63) per aggiudicarsi la diciottesima edizione dell’open barlettano. Due ore e otto minuti di gioco, con un primo set molto più combattuto e appassionante, tanto da durare un’ora e ventiquattro minuti. Scambi lunghi e di qualità, break e contro-break, pochi errori e grande equilibrio hanno segnato la prima parte del match. Prende subito il largo Bedene che si porta sul 3/0. Elias si ferma per un problema alla caviglia ma riparte alla grande, riuscendo a ribaltare il parziale fino al 4/3 per lui. Si arriva al tie break e la spunta il britannico per 7/4. Da un lato la tecnica di Bedene e dall’altro la grande tenuta atletica di Elias.
Nel secondo set, però, quando il portoghese tira un po’ il fiato, abbassando il ritmo del proprio gioco, Bedene lo colpisce in maniera decisiva. L’inglese si conferma in uno stato di forma smagliante e si porta sul 5/2 per poi chiudere la sfida con il turno di battuta sul 6/3. Anche i numeri confermano il buon momento del vincitore: nessun set perso a Barletta e ben quattordici partite consecutive vinte nelle ultime settimane in giro per i challenger del mondo. Con il trionfo di Bedene, si conclude l’edizione 2017 del challenger che in una settimana di gare ha complessivamente superato le diecimila presenze di spettatori.

“E’ stato bellissimo essere a Barletta, qui ho vinto 15 partite di fila e vuol dire che ho sempre affrontato la competizione in ottima forma –il commento di Bedene- a Barletta sto bene, ma come in tutta Italia: qui ho vinto tanti tornei, tanti Challenger, e si sta bene grazie alla gente e all’ambiente”. Eppure i quattro giochi consecutivi conquistati da Elias nel primo set stavano minando la sua scalata verso la vittoria: “Non era semplice giocare oggi, il campo era molto lento anche a causa del meteo, poi nel secondo set ho acquisito maggiore confidenza con la partita e ho portato a casa la vittoria. Il futuro? Spero che questo sia stato l’ultimo Challenger (ride, ndr), nel 2017 ho conquistato già gli stessi punti dell’intero 2016. Ora miro ai Master, voglio entrare nella Top 30 entro la fine dell’anno solare in corso”.
Sconfitto, ma comunque soddisfatto per il cammino vissuto a Barletta, è stato il portoghese Gastao Elias: “Aljaz ha giocato molto bene, è in un periodo di grande forma fisica e arrivava da tre vittorie in altrettanti tornei, personalmente non credo di aver giocato una brutta partita, ma lui ha fatto meglio –il commento del 26enne di Lourinha- era la mia seconda esperienza a Barletta.La prima volta ero arrivato ai quarti di finale, quest’anno ho perso in finale, ora spero che la prossima sia la volta buona. Ora punto alla tappa di Francavilla per accedere al tabellone di Wimbledon”.
La testa di serie numero 1 e la testa di serie numero 2 in finale, elemento di soddisfazione per il direttore tecnico del Challenger, Enzo Ormas: “Direi che è quasi il sogno di ogni organizzatore, ma non dimentichiamo tanti altri tennisti di elevato valore che ci hanno pregiato della loro presenza in questa edizione. A Barletta Bedene non ha perso un set, ha mostrato grande forma e oggi con Elias hanno dato vita a una finale estremamente piacevole: un grazie va al pubblico, che ci è stato vicino. Oggi erano in 1500 nonostante la giornata festiva e il meteo, e durante la settimana abbiamo superato il record di 10mila presenze della scorsa edizione”. Il Challenger ha compiuto 18 anni e guarda già alla prossima avventura: “Comporta costi importanti, che sono stati sostenuti grazie all’impegno dei partner commerciali –evidenzia Ormas- ma servirà uno sforzo in più: questi avvenimenti sono l’anima del territorio e lo promuovono per 10 giorni, 24 ore su 24, con tanto di dirette streaming sul circuito Atp e su Supertennis”.
Gradita presenza sugli spalti quella di Nicola Amoruso, ex attaccante di Juventus, Reggina e Torino tra le altre: “In famiglia abbiamo una grande passione per il tennis, e da quando ho smesso di giocare a calcio è una disciplina che pratico con grande costanza. Ho visto alcune partite e mi hanno colpito livello e organizzazione. Un bello spettacolo, importante per tutto il territorio”.

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