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Tommaso Assi: il giramondo dello sport

10 Maggio, 2017 | scritto da Redazione
Tommaso Assi: il giramondo dello sport
Cultura
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Tommaso Assi è un simbolo dello sport tranese. Nacque a Trani il 6 Gennaio 1935. Nella città natale frequentò e consegui la maturità classica presso il Liceo De Sanctis, dove iniziò a mettersi in evidenza con la squadra di atletica, gareggiando nella corsa campestre. In seguito passò alla Landolfi Molfetta, dove era seguito dal maestro Bettella, partecipando alle varie discipline del mezzofondo per i colori delle Assicurazioni Generali Palermo (1959), e delle Fiamme Oro Bari (1960), conquistando il titolo italiano juniores nella maratona. Nel 1961 lasciò Trani definitivamente per trasferirsi nel vicentino, a Tiene. Vestì le maglie della Fulgor Tiene, dell’Atletica Schio e della Riccardi Milano. Nello stesso tempo insegnava educazione fisica a Schio, e nel 1965 sposò Maria Grazia Genovese, da cui ottenne una bambina dal nome Michela.

Tommaso Assi era specializzato nella maratona, cinquemila e diecimila metri. Ottenne la convocazione nella Nazionale in più occasioni, dal 1959 al 1965 con precisione. Nel 1960 fu selezionato per le Olimpiadi di Roma ma poi non partecipò per una scelta politica. La sua ultima gara internazionale avvenne durante l’incontro delle Sei Nazioni di Berna, dove arrivò ottavo. In quella disciplina il suo miglior tempo era di 2 ore e 24 minuti. Nel 1966 abbandonò l’insegnamento per dedicarsi alla sua passione. Proprio in quell’anno presso il CONI di Roma si era da poco aperta la scuola centrale dello Sport e Assi era stato uno dei primi iscritti. Nel 1969 conseguì presso questa scuola il diploma di maestro dello Sport, una sorta di allenatore specializzato nella preparazione atletica.

 

Nel centro CONI di Roma insegnò Preatletismo generale, Fisiologia Umana e teoria dell’allenamento, al fianco del professor Giorgio Oberweger. Intanto venne assegnato anche al CONI di Vicenza. Nei primi anni 70 ricevette l’incarico di responsabile della squadra nazionale di Scherma che guidò ai campionati mondiali di Vienna. Seguì la preparazione del team di Ciclismo della Salvarani, dove affiancò campioni come Felice Gimondi e Marino Basso, che in quel periodo vinse il campionato del Mondo. Nello stesso anno incontrò l’allenatore di Pallacanestro Asa Nikolic, che approdò alla Ignis Varese. Assi rimase a Varese anche nella stagione successiva, dove però alla guida della compagine lombarda c’era coach Sandro Gamba. Il connubio con Nikolic si ricompose nell’anno 1974-75 a Bologna con l’Alco Fortitudo Bologna (serie A-1).

 

Il trainer tranese seguiva contemporaneamente la squadra azzurra di Pattinaggio Artistico ed il gruppo di Marciatori dei Carabinieri di Bologna. L’accordo che fece epoca fu quello con il Bologna di Petisso Pesaola e del presidente Luciano Conti. Il calcio italiano usciva male dai campionati del Mondo di Monaco di Baviera dell’estate del 1974, e si parlava con maggiore insistenza della figura del calciatore-atleta. Il preparatore atletico nel panorama del calcio della metà degli anni 70 non esisteva. Tommaso Assi fu il pioniere di questa carica professionale, riuscendo a fornire al calcio moderno l’indispensabile spinta iniziale. Nei primi mesi si alternarono curiosità e diffidenza attorno al suo lavoro, che presto lasciarono il posto all’entusiasmo.

 

Anche gli organi di stampa iniziarono ad apprezzare le novità introdotte da Assi, che lo definivano come il nuovo profeta. Nel 1975-76 continuò a seguire le squadre bolognesi di Calcio sempre con Pesaola e di Basket con la Sinudyne, dove intanto era arrivato in panchina il coach Dan Peterson. Era responsabile della preparazione Atletica della Federghiaccio. Collaborò con la Carrera Venezia, la Mangiaebevi Ferrara e l’Emerson Varese nella Pallacanestro, i Lanerossi Vicenza nel Calcio. Nei suoi ultimi anni di vita si riavvicinò all’Atletica, suo grande amore, con il recupero fisico di Veneziano Ortis. Prima di scoprire, al rientro in Italia, la gravità della malattia che lo avrebbe spento, Tommaso Assi aveva trascorso in Australia, a Melbourne, il suo ultimo mese di battaglie con i migliori marciatori e mezzofondisti azzurri.

 

In questo periodo i giornali non parlavano più di lui, per proteggere il suo disperato sforzo di salvarsi. Morì il 12 Giugno 1983. In questo stesso anno gli venne dedicato un Memorial dove si avvicendavano i grandi campioni del mezzofondo mondiale. Questo evento si ripete annualmente. Sempre nel 1983 nacque l’Associazione Atletica Tommaso Assi, formalizzata nell’anno successivo. Nel Novembre del 1997 la giunta comunale della Città di Trani attribuì a lui la denominazione del Palazzetto dello Sport. La cerimonia ufficiale avvenne il 21 Giugno del 1998, alla presenza del sindaco Giancarlo Tamborrino. In questa occasione è stata scoperta la targa con cui si ricorda il grande preparatore e atleta tranese.
Nicola De Lucia

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