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VIDEO – Ricerca, innovazione e collaborazione per rilanciare la pietra di Trani

30 Maggio, 2017 | scritto da Antonella Loprieno
VIDEO – Ricerca, innovazione e collaborazione per rilanciare la pietra di Trani
Attualità
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I porti di Brindisi, Alessandria, Malta; le Cattedrali di Trani e Bari; le Stazioni ferroviarie di Messina; l’Acquedotto Pugliese; il Salone della Corte d’Appello di Roma e alcune opere al Quirinale; il Palazzo del Governatore di Tripoli e la Villa Reale di Durazzo.
Sono solo alcune delle opere realizzate in pietra di Trani, un materiale che ha costituito la fortuna del territorio della sesta provincia pugliese e dell’intera Puglia.
Oggi l’esaurirsi del materiale nel sottosuolo, i nuovi vincoli paesaggistici e la normativa hanno messo in ginocchio l’intero settore che dagli inizi del ‘900 ha dato lavoro a circa 6500 persone, compreso l’indotto grazie a imprenditori illuminati.
Della ‘Pietra di Trani fra tradizione e innovazione’, organizzato dall’associazione culturale ‘Eventi e cerimoniale’, si è parlato nel corso di un convegno presso l’auditorium di San Luigi a Trani promosso da Confindustria Bari e Bat e dall’Ordine degli architetti pianificatori, paesaggistici e conservatori della Bat, con il patrocinio del Comune di Trani.
I lavori sono stati aperti da Stefano Di Modugno, presidente della sezione Marmi di Confindustria Bari e BAT e da Giuseppe D’Angelo, presidente dell’Ordine degli architetti panificatori paesaggistici e conservatori della BAT.

“Trani è la pietra di Trani, il nostro orgoglio e della Puglia, appartiene tutti noi. Chi punta su innovazione, ricerca e collaborazione, nel rispetto dei vincoli e della normativa, non sente la crisi. Dobbiamo partire dal passato per innovarci. Ricchezza di un territorio significa ricchezza per tutti, specie nella BAT”, ha detto Sergio Fontana, presidente della zona territoriale BAT di Confindustria Bari e BAT.
Presente anche il sindaco, Amedeo Bottaro. “Mi sarebbe piaciuto fare il sindaco nei tempi in cui la pietra era leader. Oggi è tutto cambiato, per tanti motivi. Diminuisce la pietra. Mi chiedo come possa il legislatore non aver compreso l’importanza del settore, e parlo da sindaco ambientalista. La sfida di oggi è pensare alle nuove tecnologie che possano essere utilizzate sulla pietra. Oggi bisogna sapersi reinventare. Un settore che vede grandi competitor: turchi, egiziani. Per questo bisogna rinnovarsi e un ruolo importante può assumerlo l’ordine degli Architetti”.
Durante l’incontro sono state presentate anche due start up innovative: “Scarti lapidei, da elemento di costo a risorsa economica dell’architetto Claudia Marciano della TRIP (Tecniques recovery innovative printable) e “Tecnologie robotiche nell’ambito artistico, del restauro sostitutivo e del design, alcuni casi salienti” di Francesco Terzago, junior communication manager della T&D Robotica srl di Marina di Carrara.
Al termine dell’incontro è stato presentato il libro “Trani città della pietra” di Franco Pagano ed edito da Rotas che ha suggerito l’argomento del convegno.

INTERVISTA – Stefano Di Modugno, presidente sez. Marmi di Confindustria Bari e BAT e Giuseppe D’Angelo, presidente dell’Ordine degli architetti BAT

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