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Scontro treni – F. Di Noia (GD Puglia): “la nostra richiesta di modifica respinta dal Presidente Cataldo”

29 Giugno, 2017 | scritto da Redazione
Scontro treni – F. Di Noia (GD Puglia): “la nostra richiesta di modifica respinta dal Presidente Cataldo”
Attualità
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“È inaccettabile che la nostra richiesta di modifica volta a favorire gli studenti di Andria e Corato, fortemente penalizzati dopo il grave incidente ferroviario del 12 luglio scorso, sia stata respinta senza il dovuto approfondimento”. Si apre così l’amara nota del Segretario dei Giovani Democratici di Puglia, Francesco Di Noia, all’indomani della pubblicazione del nuovo Bando “Benefici e Servizi” dell’Agenzia regionale per il diritto allo studio della Regione Puglia (Adisu Puglia) guidata dal barese Alessandro Cataldo.
“Sin dal marzo scorso – continua Di Noia – ci siamo attivati per chiedere formalmente alla Regione (dopo un proficuo incontro con l’Assessore al Diritto allo Studio Sabastiano Leo) una modifica del Bando che consentisse agli studenti di Andria e Corato di rientrare nella categoria dei “fuori sede” e non più in quella di “pendolari”. La differenza tra le due categorie di beneficiari (alla quale ovviamente corrispondono servizi diversi), infatti, è dovuta ai tempi di percorrenza con i mezzi pubblici della tratta compresa tra la città di residenza degli studenti e quella della sede universitaria (sotto i 65 minuti si è considerati “pendolari” mentre al di sopra di tale soglia si è considerati “fuori sede”). Di qui la proposta di far rientrare gli studenti andriesi e coratini tra gli studenti “fuori sede” sino al ripristino dei tempi di percorrenza precedenti al tragico incidente ferroviario del 12 luglio scorso: dopo tale evento, infatti, è stato emanato un provvedimento (Decreto del Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture 5 agosto 2016) con il quale, al fine di garantire maggiore sicurezza nella circolazione ferroviaria, si è disposto che, in mancanza di un sistema di blocco o di sicurezza analogo a quello presente su Rete Ferroviaria Italiana, la velocità massima di esercizio dei treni dovesse essere di 50 km/h. Tale provvedimento, però, ha portato all’allungamento (un vero e proprio raddoppio) dei tempi di percorrenza della tratta in questione e, di conseguenza, al superamento della soglia dei 65 minuti prevista dal Bando Adisu.
È inaccettabile constatare che questa proposta di buon senso, che aveva incontrato il favore della parte politica (tra tutti l’Assessore Leo e il Presidente Emiliano) e di alcuni membri del CdA Adisu sia stata snobbata senza il dovuto approfondimento dal Presidente Alessandro Cataldo e dal Direttore Generale Luciano Tarricone, i quali hanno caldeggiato il respingimento della stessa motivandola sulla base di un eccessivo costo dell’operazione.
A nostro avviso ci sono ancora i margini per porre rimedio a questa situazione (con una rettifica del Bando appena pubblicato), anche sulla scorta dell’impegno dell’Assessore regionale al Bilancio Raffaele Piemontese a verificare la possibilità di un aumento delle risorse in favore dell’ente per la modifica in questione. In caso contrario, si abbia la bontà di dimostrare conti alla mano l’insostenibilità finanziaria della modifica.
Noi vigileremo su questa proposta e siamo pronti a dare battaglia per vedere riconosciuto il diritto degli studenti di Andria e Corato ad essere trattati come i colleghi del resto della Puglia. Non si tratta di un pannicello caldo volto a lenire la ferita aperta lo scorso 12 luglio ma di garantire l’uguaglianza sostanziale sancita dalla nostra Carta costituzionale. Speriamo che il nostro monito non resti inascoltato. Dispiacerebbe – conclude il Segretario regionale dei giovani del Pd – constatare che dopo la conquista, anche grazie alle nostre battaglie (tra tutte quella per la copertura totale delle borse di studio), di uno degli standard migliori del panorama nazionale in materia di diritto allo studio, la nostra Regione possa far registrare una così brutta battuta d’arresto.”

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