Corato – Corfoglio per la scomparsa di Paolo Villaggio

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Un messaggio di condoglianze a nome della Città di Corato è stato inviato dal Sindaco di Corato, Massimo Mazzilli, alla famiglia di Paolo Villaggio per esprimere il sincero cordoglio dell’intera comunità per la scomparsa dell’attore.

“La nostra comunità è sinceramente addolorata per la perdita di un artista come Paolo Villaggio – scrive il Sindaco – che con le sue interpretazioni ha segnato importanti pagine della Storia del Cinema, del Teatro, dell’Arte italiana a cavallo fra due millenni. E una di quelle pagine, fatte di copioni da rispettare ma anche di geniali improvvisazioni, Villaggio l’ha scritta proprio a Corato, città di cui è stato ospite all’inizio del 1992 per le riprese del film “Io speriamo che me la cavo”. Tutti noi ricordiamo la presenza dell’attore sul set nelle strade del centro storico, la sua professionalità, ma anche la sua gentilezza, la sua disponibilità e gratitudine nei confronti di una comunità con la quale ci fu subito simpatia e stima reciproca”.

Oltre a dare il volto a personaggi entrati nell’immaginario collettivo, primo fra tutti il ragionier Ugo Fantozzi, Paolo Villaggio è stato infatti un grande artista: attore, ma anche scrittore e musicista, ha recitato anche in parti più drammatiche, partecipando a film di grandi registi come Federico Fellini, Marco Ferreri, Ermanno Olmi, Mario Monicelli e Lina Wertmuller. Proprio con la regia di quest’ultima, nel 1992 Villaggio fu ospite di Corato per le riprese del film “Io speriamo che me la cavo” vestendo i panni del maestro Marco Tullio Sperelli nell’allora “sgarruppata” piazza Abbazia. Per questo motivo c’è stato un vero e proprio “idillio” fra Corato e l’attore genovese: da allora sono trascorsi 25 anni, e oggi Corato saluta con tristezza il grande Paolo Villaggio.