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Barletta – Presentazione progetto “Cittadella della Musica Concentrazionaria”

1 Agosto, 2017 | scritto da Redazione
Barletta – Presentazione progetto “Cittadella della Musica Concentrazionaria”
Attualità
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“UN SOGNO FATTO STORIA” è il titolo del progetto Cittadella della Musica Concentrazionaria che si terrà a Barletta il prossimo 17 settembre 2017.
Il programma dell’evento si svolgerà come segue (indicativamente a partire dalle ore 11:00):

1. Conferenza Un sogno fatto Storia (c/o Future Center), stato dei lavori della Cittadella, visione dei rendering, esposizione pannelli illustrativi del progetto Cittadella
2. Visita cantiere della Cittadella nell’area dell’ex Distilleria (attigua al Future Center)
3. Meeting Stati generali della ricerca musicale concentrazionaria (c/o Foyer Teatro Curci)
4. Concerto dell’Orchestra Sinfonica del Conservatorio U. Giordano di Foggia
programma: Felix Mendelssohn Sinfonia n.1 op.11
Concerto per violino e orchestra op. 64
violino solista Giovanna Sevi
Orchestra Sinfonica del Conservatorio U. Giordano di Foggia diretta da Rocco Cianciotta

Cittadella della musica concentrazionaria
Chiamasi musica concentrazionaria il corpus musicale creato nei Campi di prigionia, transito, lavori forzati, concentramento, sterminio, penitenziari, navi e logistics rimodulate in luoghi di prigionia, POW Camps, Stalag, Oflag e Gulag aperti sia da Terzo Reich, Italia, Giappone, Repubblica Sociale Italiana, regime di Vichy e altri Paesi dell’Asse che da Gran Bretagna, Francia, Unione Sovietica e altri Paesi Alleati in Europa, Africa coloniale, Asia, URSS, USA, America Latina e Oceania dal 1933 (apertura del KZ Dachau) al 1953 (morte di Josif Stalin e amnistia dei prigionieri nei Gulag) da musicisti discriminati, perseguitati, imprigionati, deportati, uccisi o sopravvissuti di qualsiasi estrazione professionale, artistica, sociale, religiosa, nazionale: ebrei, cristiani, Sinti e Roma e altri del popolo Romanès, Euskaldunak o del popolo basco, Sufi, Bahá’í, quaccheri, geovisti, comunisti, disabili, omosessuali, prigionieri civili e militari.
In breve, chiamasi musica concentrazionaria la produzione musicale creata in cattività o in condizioni estreme di privazione dei diritti fondamentali dell’uomo; autentico Patrimonio dell’Umanità, essa è una delle più importanti eredità della Storia universale ricevute dalla fenomenologia deportatoria.
Nel momento più tragico della Storia, l’Umanità avviò i meccanismi più evoluti della conservazione scatenando una esplosione di creatività, un testamento che l’universo concentrazionario scrisse nei Campi segnando un punto apicale dell’ingegno; riportare in auge questa musica non è una libera scelta ma una ineludibile missione.
La Fondazione Istituto di Letteratura Musicale Concentrazionaria (ILMC) si è costituita nel 2014 con sede legale in Barletta alla via V. Marone 38/C ed è iscritta al Registro delle persone giuridiche dell’Ufficio Territoriale del Governo di Barletta–Andria–Trani; essa è un Ente giuridico che si occupa di ricerca, studio, catalogazione, registrazione, pubblicazione e promozione della produzione musicale concentrazionaria ossia creata in cattività civile e militare o in condizioni estreme di privazione dei diritti fondamentali dell’uomo dal 1933 al 1953.
La Fondazione ILMC ha presentato al Comune di Barletta il progetto Cittadella della musica concentrazionaria, in data 5.1.2017 la Gazzetta Ufficiale ha pubblicato la graduatoria nazionale dei progetti presentati; il progetto Cittadella ha ottenuto un congruo finanziamento governativo.
Sia lo studio di fattibilità che il progetto definitivo ed esecutivo sono stati realizzati dall’arch. Nicolangelo Dibitonto.
La Cittadella sorgerà su una superficie totale di mq 9.000 presso l’area della ex Distilleria di Barletta con accesso sia da Viale Marconi che da Via Vittorio Veneto, vicino alla stazione ferroviaria dal lato del terminale delle Ferrovie del Nord–Barese, stazione collegata all’aeroporto di Bari–Palese.
La Cittadella sarà costituita da cinque divisioni descritte di seguito:

1. Campus delle Scienze Musicali
Il Campus delle Scienze Musicali sorgerà su un’area di mq 1.150, offrirà spazi di ricerca, studio, lettura e aggiornamento su patrimonio musicale concentrazionario e letteratura musicale ebraica.
Classico punto di riferimento delle grandi strutture bibliotecarie e museali, il Campus avrà un Parco e un Bistrò kasher sotto sorveglianza rabbinica e un Cafè letterario.
Nel Campus si svolgeranno le attività descritte di seguito.
Il Master di letteratura musicale concentrazionaria è un Master di alta formazione basato sullo studio della produzione musicale creata in cattività civile e militare dal 1933 al 1953.
Il Master è strutturato in 2 anni (1° e 2° livello), è in fase di riconoscimento presso l’Università Cattolica di Milano, si candiderà ad accredito ministeriale e contemplerà due indirizzi:
· Indirizzo Musicologico. Studio di percorsi della produzione musicale concentrazionaria dal punto di vista storico, estetico, formale e discussione di tesi finale
· Indirizzo Organologico. Studio del repertorio strumentale, solista o in ensemble e esame finale in forma di concerto o allestimento scenico
Il Polo nazionale della musica ebraica Emanuele Pacifici è dedicato allo storico italiano e testimone della Shoah Emanuele Pacifici (1931 – 2014) ed è un progetto avanzato di recupero, salvaguardia e archiviazione della musica ebraica; gli eredi Pacifici hanno donato alla Fondazione ILMC il patrimonio cartaceo, editoriale, fonografico e discografico di Emanuele Pacifici, patrimonio che sarà masterizzato e reso accessibile.
Il Corso Triennale di Letteratura musicale ebraica è un Dipartimento del Polo e verte sullo studio della fenomenologia musicale ebraica (riferita a tradizione, pluralità creative, percorsi artistici), si candiderà ad accredito ministeriale e contemplerà due Indirizzi:
a. Indirizzo Ricerca. Studio di storia, teoretica e fenomenologia del pensiero musicale ebraico;
b. Indirizzo Interpretazione. Accesso consentito a musicisti diplomati in qualsiasi disciplina musicale.
Il Centro Studi della hazanuth nell’Europa continentale e mediterranea è un Dipartimento del Polo e ha lo scopo di recuperare e conservare la hazanuth ossia l’arte della cantillazione dei testi ebraici creata dagli ebrei dei Paesi dell’Europa continentale e dei Paesi europei, africani e asiatici che si affacciano sul bacino mediterraneo.

2. Bibliomediateca musicale
Summa della ricerca musicale concentrazionaria, la Bibliomediateca Musicale sorgerà su un’area di mq 2.720 e conterrà il materiale della Fondazione ILMC costituito da:
• 8.000 opere musicali;
• 12.000 documenti concernenti la produzione musicale creata in cattività (microfilm, diari di prigionia e quaderni musicali, registrazioni meccanografiche, dischi in vinile in fase di masterizzazione);
• 2.300 volumi di letteratura scientifica e teoretica sulla materia, pubblicazioni e saggistica;
• 300 ore di interviste a strumentisti e compositori sopravvissuti.
Dotata di ampie sale lettura e consultazione, reparti di analisi manoscritti, postazioni di ricerca e foresteria, la Bibliomediateca fornirà tutti i servizi di saggistica e documentaristica e sarà sede di attività editoriale e conferenze; manoscritti e supporti cartacei saranno prodotti in formati accessibili.
L’Enciclopedia in 12 volumi e 2 DVD Thesaurus Musicae Concentrationariae sarà pubblicata nel 2022 in quattro lingue (italiano, inglese, francese, tedesco) e costituirà lo stadio più avanzato di ricerca della produzione musicale concentrazionaria.
Intorno al Thesaurus Musicae Concentrationariae opera uno Staff di ricerca e produzione editoriale composto da ricercatori, docenti universitari, storici, musicisti e musicologi di livello internazionale.
L’Archivio musicale Berto Boccosi raccoglierà il patrimonio musicale del compositore italiano Berto Boccosi, materiale del quale la Fondazione ILMC ha incarico di salvaguardia e promozione.
Berto Boccosi nacque ad Ancona il 27.3.1910 e morì a Falconara il 27.3.1985, durante la Seconda Guerra Mondiale fu capitano di fanteria; catturato dagli Alleati durante la Campagna d’Africa, nel 1942 fu trasferito presso i Campi di prigionia francese di Gabes (Tunisia) e Saïda (Algeria).
L’Archivio storico dei compositori barlettani è un progetto avanzato di ricerca, pubblicazione, allestimento teatrale ed esecuzione concertistica di opere dei compositori nati a Barletta in un arco temporale che va dal Rinascimento al sec. XX ossia:
a. l’opera musicale di Giovanni Leonardo Primavera, Giuseppe Curci e Renato Virgilio;
b. l’opera musicale di Vincenzo Gallo, Antonio Gallo e Giuseppe Fanciulli;
c. l’opera musicale di Giovanni Petrucci, Daniele Varola, Raffaella De Nittis, Giuseppe De Leone.

3. Museo dell’Arte Rigenerata
Il Museo dell’Arte Rigenerata sorgerà su un’area di mq 1.000 e offrirà spazio al patrimonio di spartiti, quaderni musicali, documenti, materiale fotografico, organologico, audiovisivo e fonografico scaturito dalla ricerca di Francesco Lotoro.
Il nazionalsocialismo, nella sua estensione da movimento politico a ideologia comprensiva degli aspetti culturali e artistici della società tedesca, concepì l’espressione Entartete Musik (Musica Degenerata) analogamente a Entartete Kunst (Arte Degenerata).
Oggi, a meno di un secolo dal mostruoso concepimento dell’Arte Degenerata, si intende rovesciare la prospettiva pseudo–artistica maturata dal Reich inaugurando un Museo dell’Arte Rigenerata.
Il Museo promuoverà la conoscenza della musica composta in cattività aiutando a riscoprire un’intera generazione di compositori, organizzando mostre, convegni di studio e progetti in collaborazione con Scuole e Università; lo spazio espositivo sarà corredato di strumenti musicali costruiti in cattività e materiale fotografico relativo a musicisti, opere, performances musicali nei Campi, presso il Museo sarà ubicato un vasto Archivio fonografico; spazi con maxischermi e posti a sedere saranno dedicati alla visione continua di materiale videografico per scuole e gruppi organizzati.

4. Teatro Nuovi Cantieri
Il Teatro Nuovi Cantieri sarà prevalentemente (ma non unicamente) dedicato a esecuzione e allestimento del repertorio musicale creato in cattività civile e militare dal 1933 al 1953.
Il Teatro sarà dotato di area di audio–videoregistrazione e telone per proiezioni cinematografiche; fiore all’occhiello della Cittadella, il Teatro all’aperto Nuovi Cantieri Open di mq 300 dotato di copertura, 150 posti a sedere e utilizzabile per conferenze e concerti.
Eseguire e promuovere la musica concentrazionaria è uno dei più importanti traguardi della civiltà; sarà questa la mission del Teatro,.

5. Libreria internazionale del Novecento
La Libreria internazionale del Novecento sorgerà su un’area di mq 520 corrispondente alle vasche di decantazione della ex Distilleria con una ampia offerta editoriale, discografica e pubblicistica sulla produzione musicale concentrazionaria ma altresì sulla produzione musicale del sec. XX, Prima e Seconda Guerra Mondiale, Guerra Fredda, Stato d’Israele, ecc., sino alla contemporaneità.
Presso la Libreria sarà ubicato un Laboratorio didattico indirizzato a Scuole e gruppi organizzati.

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