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Andria – “Stanziati 37.000 euro per il torneo di tennis al Palasport. E per la mensa scolastica?”

21 Novembre, 2017 | scritto da Alessandro Liso
Andria – “Stanziati 37.000 euro per il torneo di tennis al Palasport. E per la mensa scolastica?”
Attualità
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Continua da circa una mese a tener banco la notizia più eclatante degli ultimi anni: con una delibera della Giunta Comunale di Andria del 20 settembre 2017, viene eliminata la mensa per la scuola primaria e per la secondaria di I grado della città.

“A causa di una razionalizzazione della spesa e per le scarsissime risorse che pervengono dalla regione Puglia, la giunta è stata costretta ad effettuare questa scelta” – questa la spiegazione di Palazzo di Città a questo “sopruso”, definito da alcuni genitori.

L’accaduto ha provocato le reazioni e lo sconcerto di docenti, genitori e addetti ai lavori che in questi giorni stanno invocando a gran voce un incontro con l’Amministrazione affinché riveda quell’atto di indirizzo esecutivo.

Si prevede quindi che i bambini andriesi dovranno rinunciare al pranzo scolastico ma potranno sicuramente “gustare” dell’ottimo tennis.
Sì, perché l’Amministrazione comunale ha cancellato la refezione scolastica, ma ha stanziato ben 37 mila euro (dico trentasettemila euro) a sostegno delle spese organizzative del torneo di tennis, Atp Challenger Castel del Monte, che dal 18 al 26 novembre si svolgerà presso il Palasport di Andria e il Polivalente di Via delle Querce. Oltre al patrocinio e alla concessione per uso gratuito delle strutture.

Anche alcune forze di opposizione stanno, nelle ultime ore, polemizzando sull’accaduto: “In un periodo in cui le casse comunali languono e, tra controlli e polemiche, Palazzo di Città non vive un momento roseo, era proprio necessario “spendere” tutto quel denaro pubblico?”.

“Mensa cancellata per questione di fondi. E per il tennis? Come e, soprattutto, chi sceglie l’evento a cui dare priorità? E’ più importante il tennis?” – si chiedono alcuni nostri lettori.

In fondo, Ceronetti affermava che “La scelta profonda dell’uomo sarà sempre per un inferno appassionato, piuttosto che per un paradiso inerte”.

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