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Trani – Censimento scientifico sulle sale cinematografiche dismesse in Puglia

11 Novembre, 2017 | scritto da Antonella Loprieno
Trani – Censimento scientifico sulle sale cinematografiche dismesse in Puglia
Attualità
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Un censimento scientifico e rigoroso sulle sale cinematografiche dismesse in Puglia, il primo in assoluto in Italia.
Il libro “Territori del cinema. Stanze, luoghi, paesaggi. Letture e interpretazioni” di Francesco Maggiore e’ stato presentato nel corso di un incontro presso la biblioteca di Trani. Maggiore è un componente del Nucleo tecnico della Regione Puglia per la valutazione dell’esercizio cinematografico.
Durante l’incontro organizzato dall’associazione Petit Pas in collaborazione con il circolo del cinema Dino Risi e il Comune di Trani si è parlato della scomparsa del Supercinema e del Bellini a Trani, delle sale baresi come Ambasciatori, Odeon e Orfeo.

Molte le sale demolite o dismesse, tante anche le sale multiplex ubicate sempre lontano dal centro abitato e quindi poco agevoli da raggiungere. Per Maggiore la vera fortuna delle sale cinematografiche nelle città è stata la loro ubicazione nelle vicinanza di posti strategici come il centro storico, il Comune, i mercati. “Poterci andare a piedi, ha detto, è un aspetto da non trascurare. Oggi le sale per poter resistere nel tempo vanno agevolate, sgravate di tasse perchè sono luoghi dove si cresce e ci si forma”.

Tra le 900 pagine del libro, un capitolo è dedicato alle decorazioni delle sale cinematografiche specie quelle teatrali.
“In Puglia non ci sono sale belle, continua Maggiore, perchè nascono negli anni 40 e 50, cioè in un periodo in cui si voleva costruire “scatole” per proiettare.
Vengono, anche, raccontatele le esperienze di alcuni registi, come Sergio Rubini, legate alla sala cinematografica.
In rassegna anche progetto di riattivazione dell’ex “Arena moderno” nel quartiere Libertà a Bari presentato da Silvia Sivo, cofondatrice di Pop hub e coordinatrice del progetto Expost moderno del “cinema moderno” di Bari”
Presenti Savino Ricchiuto, esperto di progettazione europea, l’architetto Angelo Ricchiuto e Lorenzo Procacci Leone, autore, critico cinematografico e direttore artistico del Circolo del cinema Dino Risi.
Procacci ha il vizio del cinema. è stato detto, e il suo cine club è nato con la speranza che i giovanni potessero avvicinarsi al mondo della cinematografia.

Ma perché chiudono? Più di un terzo del pubblico si è perso. Quest’annosi è registrato un meno 50 per cento. E questo è dovuto alla presenza delle piattaforme che permettono al pubblico di assistere ad un film comodamente a casa. Un buon direttore artistico potrebbe contenere la dispersione e rilanciare la sala

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