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Trani – Sistemazione marciapiedi: torna il gioco delle tre carte

12 Novembre, 2017 | scritto da Antonella Loprieno
Trani – Sistemazione marciapiedi: torna il gioco delle tre carte
Attualità
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I cittadini cadono e si lamentano, l’Amministrazione sistema e i cittadini con le auto li rompono.
Ci risiamo, il gioco delle tre carte a “Trani, città senza rispetto” torna a riproporsi prepotentemente specie nel fine settimana.
Le foto sono state scattate ieri sera, poco prima di mezzanotte. Come potete vedere, la maggior parte delle auto sono parcheggiate sui marciapiedi in prossimità dei locali della movida tranese. Un’abitudine che dura ormai da tempo e che non si riesce a debellare anche per mancanza di controlli serali.
Un fenomeno che risuona ancora più forte, tanto da destare l’attenzione della stampa, in quanto proprio in questi giorni l’amministrazione comunale ha fatto partire i lavori di sistemazione dei marciapiedi. Un intervento necessario visto che le cadute dei cittadini sono molto frequenti come le relative richieste di risarcimento presso il comune di Trani. Lavori che richiedono un impegno di spesa che il comune ha fatto fatica a recepire in questo momento di difficoltà economica.
Ma tutto questo sforzo sembra non essere recepito dai cittadini tranesi, senza tralasciare quelli dei paesi limitrofi che giungono in città per trascorrere la serata.
I marciapiedi sistemati in via Margherita di Borgogna sono gli stessi che ieri sera erano occupati e maltrattati dalle ruote delle automobili.
Marciapiedi che poi si rompono e che l’amministrazione “deve” sistemare per evitare che i cittadini si facciano male. Il circolo è vizioso e non si riesce a spezzare. Maggiori controlli e città interamente videosorvegliata potrebbero fare da deterrenti.
Fine settimana caratterizzato anche dal parcheggio selvaggio e dai parcheggiatori abusi che aumentano a dismisura. In prossimità della “terra rossa”, in zona porto, ieri sera erano addirittura in cinque a contendersi le monetine. Tutti giovani ragazzi stranieri prestanti che attendono le macchine, le accerchiano e chiedono “il parcheggio a piacere”. Anche qui a fare da deterrente, come è già successo nelle altre città limitrofe, potrebbero essere i parcometri e non l’attuale grattino.

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