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Trani – “Senza fissa dimora” al freddo: ancora chiuso il dormitorio della Caritas

22 Dicembre, 2017 | scritto da Antonella Loprieno
Trani – “Senza fissa dimora” al freddo: ancora chiuso il dormitorio della Caritas
Attualità
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Il 30 agosto 2017 è stato inaugurato il nuovo dormitorio della Caritas di Trani, situato presso il Centro della Caritas Diocesana “Don Giuseppe Rossi”, in Via Dalmazia 67.
L’apertura era stata fissata per i primi di ottobre. Da quella data sono passati quasi tre mesi e le porte del dormitorio sono ancora chiuse. Nessun ospite, nessun servizio. Mancano le autorizzazioni sanitarie della Asl Bt e di conseguenza il permesso del Comune. Il fascicolo completo, con tutta la documentazione è sul tavolo della ASL BT da diversi mesi e necessità soltanto di essere approvato. L’autorizzazione potrebbe arrivare a momenti, ma questo “momento” sembra ormai durare da troppo tempo.
Intanto le temperature si fanno più rigide e il freddo pungente. Le persone senza fissa dimora continuano a bussare alla porta del dormitorio senza ricevere alcuna risposta.
Possibile, ci si chiede, che per rilasciare un’autorizzazione passi così tanto tempo?
Possibile che nessuno alla Asl Bt prenda a cuore la situazione e, mettendosi una mano sulla coscienza, accelerari la pratica pensando che qualche indigente possa stare al freddo e al gelo?

Domande che presto la redazione giornalistica di BATmagazine rivolgerà all’Azienda sanitaria di competenza.

IL DORMITORIO

E’ intitolato al compianto Arcivescovo, Giovan Battista Pichierri e si trova nel seminterrato del Centro della Caritas Diocesana diretto da Don Raffaele Sarno. Al primo piano è già operativo un centro Caritas che accoglie 30 ragazze minori non accompagnate, gestito dalla cooperativa Terre Solidali. Vi è un secondo piano per il quale si sta pensando ad altro tipologia di intervento caritativo.

E’ così composto: due ali con 4 box per ala, per un totale di 8 box e 16 posti letto con relativi armadi e materassi ignifughi e suppellettili varie; ogni alla è fornita di bagni collettivi, uno spogliatoio arredato con panche e armadi metallici; 5 sono le docce e nella zona docce vi è uno spogliatoio con bagno per disabili; una camera con bagno e doccia per il personale di sorveglianza; zona reception; lavanderia con lavatrice e asciugatrice; naturalmente tutti gli spazi sono provvisti di ventilazione, impianto di riscaldamento e quanto necessario per la sicurezza. Isolando le ali del dormitorio, la struttura si presta anche per un servizio diurno per docce e di lavanderia.

One Comment

  1. N.Protomagister says:

    Vergogna senza fine

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