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La Napoli sVelata: il mistero, la sensualità e la follia raccontate da Ozpetek

4 Gennaio, 2018 | scritto da Damiana Dorotea Sgaramella

Ho conosciuto una ragazza molto interessante, da una chiacchiera iniziale siamo finiti in un angolo a parlare tutta la sera. C’era qualcosa di molto sensuale in lei, quasi erotico. A un certo punto mi disse che doveva andare, al mattino si sarebbe svegliata presto per un impegno importante. Era un medico legale. Mi sorprese il contrasto fra quella personalità così seduttiva e un lavoro così freddo, razionale. Da quell’incontro ho iniziato a costruire questa storia“, a raccontarlo è Ferzan Ozpetek, scrittore e regista turco già noto al pubblico italiano per film di successo come “Le fate ignoranti”, “Il bagno turco” e “Mine Vaganti”.

Ed è proprio da questo episodio che nasce il nuovo film “Napoli velata”, uscito il 28 dicembre scorso, diretto dallo stesso Ozpetek e distribuito dalla Warner Bros. Italia, con un cast di tutto rispetto, a partire da Anna Bonaiuto, Peppe Barra, Luisa Ranieri, Maria Pia Calzone, Lina Sastri e Isabella Ferrari. Ma i veri protagonisti sono loro: Giovanna Mezzogiorno e Alessandro Borghi.

L’attrice romana, quindici anni dopo “La finestra di fronte” per cui vinse David di Donatello e Nastro d’argento, torna sul grande schermo in un film travolgente, un thriller psicologico a tratti noir nei panni di Adriana, medico legale, che si ritrova d’improvviso coinvolta in una storia intrigante fatta di sesso, amore e un delitto cruento.

L’incontro passionale, intenso e sconvolgente con il giovane Andrea (Alessandro Borghi, il promettente attore italiano già conosciuto in alcune serie televisive, ndr), la catapulta in una nuova dimensione: carne-morte. All’indomani, però, Andrea non si presenta al loro appuntamento al Museo Archeologico, è l’inizio dell’indagine poliziesca di cui si rende protagonista la stessa Adriana, alle prese con una Napoli misteriosa, razionale e superstiziosa, dove le contraddizioni e le incertezze prendono il sopravvento fino a scavare profondamente dentro i fantasmi del suo passato.

Girato interamente nella città partenopea, il regista ha così spiegato: “Racconto i segreti di una città che conosce oro e polvere, una città pagana e sacra allo stesso tempo. E dentro alla cornice del thriller esplode una potente storia d’amore”.

Una Napoli suggestiva, che offre a chi guarda importanti spunti di riflessione e introspezione, sospesa tra un senso di follia e razionalità, passione e mistero.

di Damiana Dorotea Sgaramella

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