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BAT – Don Raffaele, Caritas: dormitori aperti. “Senza fissa dimora” al freddo a Trani. VIDEO

27 Febbraio, 2018 | scritto da Antonella Loprieno
BAT – Don Raffaele, Caritas: dormitori aperti. “Senza fissa dimora” al freddo a Trani. VIDEO
Attualità
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Strutture di accoglienza aperte in tutta la provincia BAT per ospitare i senza fissa dimora in questi giorni di freddo intenso e precipitazioni nevose, come allertato dal servizio meteo. Nella BAT l’unica anomalia è rappresentata dal nuovo dormitorio della Caritas di Trani, situato in via Dalmazia. Pronto dal mese di agosto, inaugurato ad ottobre e prima tappa del nuovo Arcivescovo, mons. D’Ascenzo, appena giunto a Trani per il suo insediamento, risulta essere ancora chiuso.
Dopo aver constatato l’abbassamento delle temperature, ci siamo recati proprio al dormitorio, intitolato al compianto Arcivescovo mons. Pichierri, e abbiamo documentato con foto la situazione attuale.

Come potete vedere dalle immagini siamo al dormitorio, sono le ore 20:30 del 26 febbraio 2018, il termometro è sceso a -1°. Il cancello di fronte alla struttura è chiuso. Abbiamo provato più volte a suonare il campanello ma la porta del dormitorio è rimasta sempre chiusa. Nessuno è venuto ad aprirci.
IL MOTIVO? Il dormitorio è ancora chiuso.
A questo punto abbiamo voluto comprendere il motivo della chiusura e abbiamo chiamato al telefono don Raffaele Sarno, responsabile regionale della Caritas, che attualmente gestisce la struttura. Don Raffaele, rammaricato, ha confermato che il dormitorio è attualmente chiuso.
“Manca la relazione della ASL BT, dichiara, e una volta completata deve essere inviata al Comune per la firma. Solo allora la struttura potrà essere aperta. Siamo agli sgoccioli, aggiunge. Al momento, però, Trani non ha alcuna struttura pronta ad accogliere i senza fissa dimora in questi giorni di freddo. E’ vero anche che altre occasioni, il Centro Jobel ha aperto le sue porte nel limite della capienza”.
Ricordiamo che il disagio per i senza fissa dimora si è protratto per tutto l’inverno e non soltanto in questo periodo.
A questo punto diversi sono gli interrogativi.
Possibile che sono passati 6 mesi e non si riesce ad aprire e a rendere funzionante la struttura?
Possibile che i senzatetto, pur avendo un posto dove potersi riparare dal freddo e dal gelo, sono costretti a dormire per strada?
Possibile che la ASL BT non riesca a congedare la relazione necessaria alla riapertura della struttura?
Possibile che l’amministrazione comunale non riesca a sollecitare?

La nuova struttura è così composta:
due ali con 4 box per ala per un totale di 8 box e 16 posti letto con relativi armadi e materassi ignifughi e suppellettili varie; ogni alla è fornita di bagni collettivi, uno spogliatoio arredato con panche e armadi metallici; 5 sono le docce e nella zona docce vi è uno spogliatoio con bagno per disabili; una camera con bagno e doccia per il personale di sorveglianza; zona reception; lavanderia con lavatrice e asciugatrice; tutti gli spazi sono provvisti di ventilazione, impianto di riscaldamento e quanto necessario per la sicurezza. Isolando le ali del dormitorio, la struttura si presta anche per un servizio diurno per docce e di lavanderia.

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