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Andria – Furto di ulivi, Coldiretti: imprese in difficoltà, chiesta Viminale più vigilanza

26 Marzo, 2018 | scritto da Redazione
Andria – Furto di ulivi, Coldiretti: imprese in difficoltà, chiesta Viminale più vigilanza
Cronaca
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Si registra un’impennata dei furti in campagna secondo la Coldiretti Bari e BAT. Non si tratta più di fenomeni sporadici ma di veri e propri ‘raid’ capaci di mettere inginocchio un’azienda, specie se di piccole dimensioni, con il durto di trattori, falciatrici e altri mezzi agricoli, gasolio, rame, prodotti (dalle olive all’uva alle mandorle, dall’olio al vino) e addirittura alberi. “Questa volta è toccato ad una giovane imprenditrice agricola – denuncia il Delegato Confederale di Coldiretti Bari e BAT, Angelo Corsetti – che aveva appena messo a dimora 100 alberi di ulivo, spariti nel giro di una notte, lasciando solo pali e buche vuote. Uno scenario spettrale per la nostra produttrice olivicola che ha investito per migliorare la sua azienda e si ritrova con un pugno di mosche in mano. Va messo freno al contesto di grave impunità che scoraggia gli agricoltori anche dal denunciare gli episodi di criminalità di cui sono vittime ed è per questo che abbiamo più volte richiesto l’intervento dell’Esercito. Perché il presidio nelle aree rurali divenga più ferreo, auspicando una collaborazione stringente con i Consorzi nella vigilanza delle campagne, senza che venga interrotto il percorso già intrapreso di accorpamento dei Consorzi minori, al fine di incrementare ed ottimizzare il servizio di vigilanza campestre e un coordinamento delle attività di presidio e vigilanza tra le forze dell’ordine e la Federazione regionale dei Consorzi di Vigilanza campestre che annovera 2 consorzi a Taranto, 1 a Brindisi, 4 a Lecce, 12 a Foggia, 8 nella BAT e 30 a Bari”.
Per questo Coldiretti Puglia ha chiesto al ministero degli interni di accendere i riflettori sul ‘caso Puglia’ e sui fenomeni di criminalità così frequenti nelle aree rurali, tanto da allertare il Ministro Minniti, sollecitato dall’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare, segnatamente dal presidente del comitato scientifico, l’ex Procuratore Gian Carlo Caselli e dall’ex Procuratore Cataldo Motta, perché sia attivata una cabina di regia con le Prefetture della Puglia.

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